Sfruttamento della prostituzione minorile a Mondragone, in provincia di Caserta: prosegue l’inchiesta di Storie Italiane, su Raiuno, trasmissione condotta da Eleonora Daniele, seguita a quella di Avvenire. Le telecamere sono tornate sul luogo dove si consumerebbe l’aggancio tra adulti e adolescenti: un parchetto della cittadina campana corredato da immondizia e materassi sistemati a terra. Dallo studio è intervenuto anche don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi e direttore di In Terris.
“Sembra che l’Italia sia divisa in due Paesi, agli antipodi tra loro – ha osservato don Buonaiuto -. C’è un Paese che continua a perpetuare un crimine orrendo con la propria complicità, ricordo che le prostitute sulle strade italiane sono centomila, il 37% sono minorenni. Mondragone non è un’eccezione, situazioni di questo tipo avvengono in tutta Italia”. Il prete di strada ha quindi sottolineato che esiste poi “un Paese di gente per bene, che non riesce ad arrivare a fine mese e si scontra con i problemi quotidiani. Ma questa gente – ha proseguito – deve urlare il proprio disgusto, perché questi sono i nostri figli”.
Don Aldo ha parlato quindi dell’esperienza delle “unità di strada” della Comunità Papa Giovanni XXIII. “Da 50 anni la nostra Comunità si occupa di questa piaga, andiamo sulle strade tutte le notti e vediamo in faccia i responsabili, ossia i clienti della prostituzione: sono 9milioni che credono di avere il diritto di comprare il corpo delle persone”, ha esclamato. Secondo il sacerdote, “non possiamo fare un discorso retorico, elevare la nostra voce di protesta non è fare spettacolo, significa denunciare un turpe fenomeno”.
Don Buonaiuto ha portato l’esempio di un gesto concreto: la campagna lanciata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII “Questo è il mio corpo”, per chiedere al Parlamento di approvare una legge utile a fermare la domanda attraverso le sanzioni ai clienti. “Si tratta di un modello adottato in Svezia – ha spiegato – ottenendo risultati, per questo è stato imitato anche in Francia”.
Le telecamere da Mondragone hanno poi raccolto la testimonianza anonima di alcune mamme, le quali denunciano la situazione di degrado. “Ci deve sorprendere non se le mamme hanno paura, ma se le istituzioni hanno paura: c’è bisogno di volontà politica per arginare questo fenomeno – ha commentato don Buonaiuto -. Le forze dell’ordine fanno un grande lavoro, ma sono sottorganico: è normale che abbiano difficoltà a colpire questa piaga”.
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