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I BLUR TORNANO DOPO 16 ANNI CON “THE MAGIC WHIP”

E’ uscito il nuovo album dei Blur, su etichetta Parlophone, la cui formazione ha avuto un’evoluzione particolare. La registrazione del disco, l’ottavo della band, è iniziata ad Hong Kong durante una pausa di 5 giorni nel tour primaverile del 2013 e ha iniziato a prendere forma agli Avon Studios di Kowloon. I componenti del gruppo britannico, nel corso di cinque intensi giorni hanno suonato insieme in studio, per poi proseguire con i concerti mettendo da parte le registrazioni e, una volta finito il tour sono tornati ciascuno alla propria quotidianità. Nel novembre dello scorso anno, Graham Coxon ha ripreso in mano le tracce coinvolgendo il produttore dei primi album dei Blur, Stephen Street (Leisure, Modern Life Is Rubbish, Parklife, The Great Escape, Blur). Damon Albarn ha poi aggiunto i testi e il risultato finale sono le 12 tracce che compongono “The Magic Whip”: l’album è disponibile in digital download, CD e 2LP.

Il primo singolo estratto dall’album si chiama “Go Out” ed è già disponibile insieme ad un video. “Credo che The Magic Whip possa essere considerato un album dei Blur vero e proprio anche grazie al lavoro di Graham Coxon”- ha spiegato in un intervista Damon. Il chitarrista (Coxon), che non ha partecipato alle registrazioni di Think Thank (se non per un solo brano) del 2003, ha rivelato: “Credo che ci sia anche un tentativo di fare ammenda nel pensare che ci fosse un dell’ottima musica in quel lavoro ed è un mio dovere fare i conti con questo.”

I vari componenti del gruppo hanno oramai ognuno una propria vita ed occupazione: Dave Rowntree è avvocato mentre Alex James vive in una fattoria nell’Oxfordshire, dove scrive regolarmente una rubrica con tema agricolo sul Telegraph ed organizza il festival annuale di cibo e musica “The Big Feastival” con Jamie Oliver. Graham, che ha pubblicato otto album solisti molto acclamati dalla critica, ha continuato a lavorare al proprio materiale e Damon Albarn, nel 2014, ha pubblicato il suo primo album da solista ‘Everyday Robots’. A tredici anni di distanza da “Think tank” in cui proprio Coxon aveva lasciato il gruppo e a sedici da l’ultimo disco con il quartetto completo, l’ultimo fu infatti ’13’ del 1999, si mostrano al pubblico come una band che ha un’identità precisa. “The magic whip” è un mix di tutto quello che la band ha suonato e cantato per anni, dalle melodie pigre e quasi svogliate, alle chitarre taglienti più qualche nuova sfumatura, conseguenza soprattutto del nuovo corso solista di Albarn.

redazione

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