Ritengo che le politiche di Washington siano pericolose, impulsive, non basate sulla realtà” e “penso che un riorientamento o aggiustamento nei confronti della nostra regione è necessario” da parte degli Usa. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, durante il suo intervento alla conferenza internazionale Med Dialogues a Roma.
Nella regione, ha proseguito Zarif, “si sono state fatte scelte sbagliate e si è accusato l'Iran. Si è sostenuto Saddam Hussein e un anno dopo è diventato un nemico”. Bisogna, avverte il ministro degli Esteri iraniano, “ricordare le realtà del passato: hanno sostenuto i talebani, riconoscendo iloro governo. Chi ha sostenuto l'Isis, non noi. Chi è stato dietro il blocco del Qatar? Chi è stato dietro le dimissioni del premier libanese?”, ha chiesto Zarif. Quel che è certo, ha concluso, “è che il Medio Oriente è la nostra casa e non ce ne andremo mai. Noi non cerchiamo di escludere nessun attore regionale, né l'Arabia Saudita, né il Qatar, né l'Egitto. Tutti questi Paesi devono lavorare insieme per la pace“.
Quanto alla possibilità di un incontro fra Donald Trump e il presidente Hassan Rouhani, Zarif ha spiegato che prima “bisogna mostrare rispetto, un rispetto reciproco”. “Ci sono state varie amministrazioni che hanno chiesto incontri ufficiali – ha spiegato – Ma questi devono mostrare di poter dare risultati. Abbiamo avuto molti incontri in questi anni. Io e (l'ex segretario di stato Usa John) Kerry abbiamo avuto due anni di riunioni costanti. E tutto questo si è tradotto in un risultato”.
L'incontro di Roma è stato anche l'occasione per fare il punto sui rapporti fra l'Iran e Italia. Il ministro Agelino Alfano ha riferito del “cordiale colloquio” con l'omologo di Theran. In agenda – ha informato la Farnesina – i dossier che incidono sulla stabilità regionale del Medio Oriente, tra cui Siria, la situazione in Libano, Yemen e l'Accordo sul nucleare, nonché i rapporti bilaterali tra i due Paesi. Passando al tema del nucleare, Alfano ha specificato che l'Italia, così come l'Unione europea, è determinata a preservare l'Accordo di Vienna come pilastro cruciale dell'architettura internazionale di non proliferazione. “Il livello del dialogo bilaterale tra Iran e Italia è eccellente” ha detto poi il ministro Alfano. “L'interesse delle imprese italiane per il mercato iraniano ha visto un forte incremento in virtù della cancellazione delle sanzioni europee verso il Paese. A questo interesse è corrisposta un'azione del nostro Governo a sostegno delle imprese italiane”, ha specificato il capo della Farnesina.
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