La risoluzione 2216 approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu per avviare le sanzioni contro i ribelli Houthi nello Yemen, ha avuto l’approvazione di 14 Paesi e un’unica astensione da parte della Russia. La risoluzione è stata redatta dalla Giordania con l’intesa dell’Arabia Saudita e della coalizione sunnita che il 26 marzo scorso hanno lanciato l’operazione “Decisive Storm” per reinsediare il presidente Hadi deposto a febbraio dai ribelli sciiti.
Con l’approvazione del documento avrà inizio l’imposizione di un embargo sulle armi per le milizie Houthi e si chiede ai leader del movimento rivoluzionario di rinunciare al potere in Yemen ottenuto nei mesi scorsi attraverso un colpo di stato, diritirarsi dalle aree conquistate, inclusa la capitale Sanaa, e di riconsegnare tutte le armi sequestrate nei depositi militari.
La Russia, che già nei giorni scorsi aveva fatto circolare un proprio testo proponendo “tregue umanitarie”, ha espresso il proprio dissenso astenendosi semplicemente dal voto senza ricorrere al diritto di veto per evitare scontri politici. Gli Stati Uniti e i paesi europei hanno invece dato il loro pieno sostegno all’Arabia, l’Egitto e la Giordania condannando i ribelli Houthi per aver “destabilizzato lo Yemen”.
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