Dopo 17 mesi passati in carcere e decine di petizioni respinte, il Tribunale 15 del Juicio di Caracas ha deciso di scarcerare il destituito sindaco di San Cristobal, Daniel Ceballos. Il funzionario venezuelano, oppositore del presidente Nicolas Maduro è stato trasferito dal carcere della capitale alla sua residenza nell’est della città, dove dovrà scontare gli arresti domiciliari.
Ceballos, che si trovava in carcere dal marzo del 2014 con le accuse di ribellione e associazione per delinquere, ha ottenuto gli arresti domiciliari per motivi di salute. Il suo fisico si sarebbe indebolito in seguito ad uno sciopero della fame di 20 giorni, fatto come protesta e per ottenere la liberazione di tutti i “prigionieri politici”.
L’allora sindaco di Caracas fu condannato a 12 mesi di prigione per non aver eseguito una sentenza che lo obbligava a impedire la collocazione di barricate di alcuni gruppi che nel primo semestre del 2014 protestavano contro il governo di Maduro. Inoltre, dopo aver scontato questa condanna, il tribunale ha comunicato che Ceballos continua ad essere agli arresti per scontare un’altra pena, legata a queste proteste che causarono, secondo le cifre ufficiali, 43 morti e centinaia di feriti e di arresti tra oppositori e persone senza nessuna apparente appartenenza politica.
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