L’accordo raggiunto sull’immigrazione è ben al di sotto dell’obiettivo prefissato. Saranno infatti 32 mila i migranti ricollocati nei 28 Paesi Ue e non 40 mila come inizialmente proposto. Tra sei mesi poi si farà il punto della situazione. Nonostante una iniziale delusione, secondo Bruxelles il gap degli 8 mila sarà colmato entro la fine dell’anno.
L’obiettivo iniziale non è stato raggiunto a causa di alcuni Paesi che hanno dato una disponibilità di accoglienza inferiore a quella attesa. Tra questi Spagna, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, mentre solo l’Irlanda e la Germania hanno offerto cifre più elevate.
La Germania riceverà 10.500 rifugiati, la Francia 6.752 e i Paesi Bassi 2.047. Gran Bretagna e Danimarca non si erano impegnate a cooperare, mentre Austria e Ungheria hanno rifiutato di farsi carico delle quote. Per quanto riguarda i campi profughi l’Italia ospiterà 1.989 persone, la Germania 1.600 e la Francia 2.375.
Il commissario Ue all’immigrazione, Dimitri Avramopoulos, si è detto “deluso dai numeri” anche se quanto raggiunto oggi è “già un risultato inatteso rispetto a sei mesi fa”. Il commissario ha poi assicurato che “entro fine anno i numeri saranno sistemati” arrivando addirittura alla cifra di 60.000 tra ricollocamenti e reinsediamenti.
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