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Tunisia verso il decentramento amministrativo, il 17 dicembre le elezioni comunali

Le elezioni amministrative in Tunisia si svolgeranno il prossimo 17 dicembre. Lo ha annunciato il presidente della Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie), Chafik Sarsar, precisando di aver scelto questa data dopo numerose concertazioni con l’esecutivo. Si tratta di un passo avanti verso il decentramento amministrativo inserito nella Costituzione del 2014. Dalla caduta del deposto presidente Ben Alì nel 2011 infatti i comuni sono diretti da delegazioni speciali di nomina governativa/prefettizia e gestiscono solo gli affari correnti. La legge elettorale approvata recentemente dal parlamento tunisino autorizza per la prima volta a votare alle elezioni comunali anche gli appartenenti all’esercito e alle forze di polizia (voteranno una settimana prima, il 10 dicembre).

Intanto il panorama politico del Paese nordafricano si è arricchito di un nuovo soggetto. Si tratta del Fronte di Salvezza e Progresso, raggruppamento formato da una decina di formazioni laiche di varia estrazione che punta a costituire un’alternativa progressista di centro al Paese. Ne fanno parte tra gli altri, il partito Machrou Tounes (Progetto Tunisia) di Mohsen Marzouk, l’Union Patriotique Libre (Upl) di Slim Rihai, il partito Thaouabet, il partito socialista, il partito patriottico dei lavoratori ed alcuni personaggi politici indipendenti fuoriusciti da Nidaa Tounes.

Il Fronte di Salvezza, formazione aperta a nuove adesioni, ha spiegato Marzouk non sostituirà i singoli partiti, il suo ruolo sarà invece quello di coordinare le loro azioni al fine di realizzare le grandi riforme del Paese lavorando su 5 assi principali: la fedeltà alla patria (lotta alla corruzione), la messa a disposizione di tutti i mezzi necessari al fine di assicurare progresso e sviluppo, il mantenimento dello stile di vita tunisino, la messa in atto di tutte le istanze Costituzionali e la promozione della cultura. Marzouk ha aggiunto che “la coalizione è stata lanciata per preservare la dignità del tunisino ed il suo orgoglio, sottolineando che il salvataggio della Tunisia non può essere compiuto da una sola persona. “Dobbiamo unirci e procedere insieme mano nella mano” ha detto al pubblico del Palazzo dei Congressi di Tunisi. Slim Riahi dell’Upl ha voluto invece rimarcare la differente visione di società dei partiti aderenti al Fronte rispetto a quella proposta dall’islamico Ennhadha, ribadendo la volontà di non fare alleanze con il partito guidato da Rached Ghannouchi.

redazione

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