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Trump in Texas: “Sono un nazionalista”

Davanti a una folla urlante, in un Texas che resta fortino del partito repubblicano, Donald Trump si definisce un “nazionalista” e annuncia un nuovo taglio delle tasse. “L'ho chiesto al Congresso – ha detto il presidente Usa che ha sostenuto la candidatura di Ted Cruz alle Midterm prima di volare a Houston-  ridurremo le imposte per la classe media di circa il 10%, la voteremo dopo le elezioni del 6 novembre”. 

Lotta al globalismo

Trump ha sottolineato che se della precedente riforma fiscale hanno beneficiato le imprese, questa nuova sarà rivolta solo ad aiutare la classe media“. Alla proposta starebbe già lavorando anche il presidente della Camera, Paul Ryan. “Sapete cosa sono? Sono un nazionalista“, ha detto Trump sul palco in Texas, nel comizio a sostegno della rielezione del senatore repubblicano, suo ex rivale alle primarie del Grand Old Party. Il presidente ha accusato i democratici di sostenere “i globalisti corrotti ed affamati di potere“, che mettono il benessere del mondo prima di quello degli Stati Uniti d'America. Il presidente americano si è di rado esplicitamente definito un nazionalista, elemento di forte preoccupazione per gli alleati occidentali, sebbene abbia vinto le elezioni al grido di “America first“, attaccando la Nato, l'Onu e minacciando il taglio degli aiuti ai Paesi dell'America centrale che, a suo dire, non fanno nulla per gli Usa.

La vittoria

Trump ha esultato per la decisione del governo tedesco che, secondo il Wall Street Journal, cofinanzierà la costruzione di un terminale per il Gnl nel Nord della Germania da 500 milioni di euro. Il quotidiano finanziario, ha sottolineato la “vittoria” per il presidente, che ha ripetutamente accusato i tedeschi di essere ostaggio dei russi sul fronte delle forniture di energia e ha fatto intense pressioni sulla cancelliera Angela Merkel affinché acquistasse Gnl Usa nell'ambito delle trattative per riscrivere i termini delle relazioni commerciali con l'Unione europea.

Verso il voto

Sul palco di Houston, Trump e Cruz si sono stretti la mano ed abbracciati. “Come sapete abbiamo avuto le nostre difficoltà” ma oggi Ted “è un mio grande amico”, ha detto il presidente, che non aveva esitato a definire il senatore “un bugiardo”, di avere un padre coinvolto nell'uccisione di John Fitzgerald Kennedy e una moglie brutta e depressa. “Sono onorato che il presidente sia qui per sostenermi e supportare la mia campagna. Sono ansioso di fare campagna con lui nel 2020″, ha fatto buon viso a cattivo gioco Cruz che, nonostante le umiliazioni subite, ha disperatamente bisogno dell'aiuto di Trump. Il suo rivale democratico, Beto O'Rourke, gli sta con il fiato sul collo, a soli 5-9 punti di distanza, a due settimane dal voto.

Francesco Volpi

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