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Trump e Kim, incontro storico al confine fra le Coree

E'paradossalmente bastato un tweet laddove mesi di incontri diplomatici fra delegazioni apposite avevano portato a un risultato fallimentare: Donald Trump e Kim Jong-un si incontrano di nuovo dopo che il presidente americano, dal G20 di Osaka, aveva fatto sapere via Twitter che non avrebbe disprezzato la possibilità di incontrare Kim. Detto fatto: superato lo stupore iniziale, il leader nordcoreano predispone il tutto, Trump lo raggiunge e non in un posto qualsiasi, bensì nella zona demilitarizzata di Panmunjon, al confine fra la Corea del Nord e quella del Sud, dove Kim si era già dato appuntamento con il presidente sudcoreano Moon Jae-in, varcando la linea cuscinetto per la prima volta dopo anni. Quella di Trump, invece, è una prima assoluta: non per quanto riguarda l'arrivo nella cosiddetta Joint Security Zone (Jsa) ma per i passi, pochi ma significativi, fatti nel territorio del Nord, come mai nessun presidente degli Stati Uniti aveva fatto prima di lui.

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Stallo superato?

Un passo importante quello compiuto dal Tycoon, che ha poi riaccompagnato Kim in direzione sud per essere quindi raggiunti dal presidente della Corea del Sud: “Attraversare questa linea è un grande onore – ha detto l'inquilino della Casa Bianca -, sono stati fatti grandi progressi, sono state fatte grandi amicizie e questa, in particolare, è stata una grande amicizia”. Sembrano dimenticati dunque i giorni funesti di Hanoi, quando i cinque giorni di bilaterale si erano risolti con un nulla di fatto dopo un giorno e mezzo, senza accordi e senza sentori positivi sul prosieguo dei colloqui per la denuclearizzazione di Pyongyang, dopo i buoni propositi emersi dal vertice di Singapore di otto mesi prima. Un passo, quello compiuto dai leader, che contribuisce a stemperare lo stallo venutosi a creare fra Washington e Pyongyang anche perché, a quanto sembra, Kim sarebbe rimasto molto colpito dalla visita di Trump al di qua del confine, definendo il suo “un gesto molto coraggioso” e sbilanciandosi nel definire “eccezionale” la relazione fra i due.

Nuovi colloqui

Ora, Trump ha fatto sapere che i colloqui con la Corea del Nord riprenderanno, guidati dal Rappresentante speciale Steve Biegun, affermando che “molto è già venuto fuori” nel corso di “due anni e mezzo di pace stipulata sulla base di dichiarazioni e senza formali trattati firmati”. Fiduciosa anche la Corea del Sud, con il presidente Moon Jae-in, fra i principali artefici della distensione diplomatica fra le due Coree, ad auspicare che “il presidente Trump entri nella storia come il presidente che ha ottenuto la pace nella penisola coreana”.

Damiano Mattana

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