Violenze senza fine nello Yemen, sempre più sull’orlo della guerra civile. L’esplosione di un ordigno nella provincia di al Baitha, nel centro del Paese, ha ucciso almeno tre militari delle tribù sciite. L’attacco avrebbe provocato anche un imprecisato numero di feriti. La notizia è stata data da alcuni testimoni oculari, i quali hanno raccontato che incidenti come questo avvengono quasi tutti giorni. Autori dell’attentato sarebbero stati gli uomini del gruppo integralista Anshar al Sharia (“Partigiani della Legge Islamica”). Si tratta di un’organizzazione jihadista legata ad al Qaeda e ostile agli Houti.
La deflagrazione è avvenuta a bordo di un veicolo sul quale le vittime stavano viaggiando. Le tensioni nello Yemen sono iniziate lo scorso settembre, quando i ribelli sciiti avevano tentato di impossessarsi della capitale Sana’a per mettere a segno un colpo di Stato. In una settimana di scontri il bilancio contava centinaia di morti da entrambe le parti. Va in scena, dunque, l’ennesimo scontro tra tradizione sciita e sunnita. L’emittente al Arabiya ha riferito che le tribù sunnite di Mareb, una zona periferica situata a nord del Paese, si starebbero mobilitando per fermare l’avanzata degli Houti, intenzionati a occupare tutti i pozzi petroliferi della zona.
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