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St. Patrick's Day, polemica sul Sinn Féin

Un St. Patrick's Day che fa polemica quello di New York dove, durante la parata del sabato, ha fatto il giro del mondo una fotografia che immortalava uno striscione emblematico e che, in tempi di Brexit, non poteva passare inosservato: “England get out of Ireland”, letteralmente “Inghilterra fuori dall'Irlanda”. Ulteriore elemento di discordia è che, in posa dietro allo striscione, è comparsa la leader del partito indipendentista irlandese, Mary Lou McDonald. Ci ha messo poco la foto a comparire sull'account Twitter del Sinn Fein con un'altrettanto inequivocabile didascalia “No explanation needed” (“Non servono spiegazioni”). Al netto dell'appartenenza politica, va detto che lo striscione non ha trovato grossi consensi al di qua dell'Atlantico, con commenti di condanna arrivati un po' da tutte le forze politiche, incluse quelle al governo. Per il vicepremier irlandese Simon Coveney, ad esempio, ha definito lo striscione “offensivo, divisivo e imbarazzante”.

La critica

Il Paddy's Day, quindi, si trasforma da momento di cultura e tradizione a una polemica politica, con l'iniziativa duramente criticata anche da vari gruppi politici quali Sdlp, Alliance e Uup. Duro il leader degli unionisti dell'Ulster, Robin Swann, che ha stigmatizzato lo striscione definendolo “altamente offensivo e sbagliato”, rimarcando come sia “triste che mentre altri celebrano San Patrizio in modo rispettoso e non conflittuale, il Sinn Féin ritorni a battere su questi temi”. Poi, ancora più duramente, commenta che, con questa azione, il movimento di Mary Lou McDonald ha dimostrato che “bigottismo e ipocrisia sono sopravvisuti e ben radicati nella loro versione del repubblicanesimo”. Poi, dopo un'offensiva contro il presidente del Sinn, Gerry Adams, chiude la quesionte affermando che “le loro parole sui diritti sono solo una patina per nascondere la loro vera intenzione”.

La difesa

A stretto giro, è arrivata anche la risposta alle critiche da parte del Sinn Féin, attraverso le parole di un portavoce: “L'azione più divisiva e offensiva su quest'isola da quasi 100 anni è stata la spartizione dell'Irlanda. Non dovrebbe sorprendere il fatto che lo Sinn Féin voglia una nuova Irlanda unita in base alle disposizioni dell'accordo del Venerdì Santo”. Dopo aver parlato di “finto oltraggio di alcuni dei nostri avversari politici”, il portavoce Sf taglia corto: “Tuttavia, se Simon Coveney e il governo sono seriamente intenzionati a raggiungere una nuova e concordata Irlanda unita, dovrebbe immediatamente convocare un forum irlandese sull'unità”.

Mattia Damiani

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