In una Siria dove ancora continuano gli scontri e i raid aerei dei paesi alleati, la ribellione si sposta anche su un piano mediatico. Infatti proprio durante la trasmissione “Panorama”, un programma televisivo della tv araba Al-Arabiya, Abdelilah al-Bashir, il capo di stato maggiore dell’Esercito siriano libero (Esl), ha rivolto un appello agli alawiti – o nusayri – un gruppo religioso diffuso prevalentemente in Siria.
Bashir ha invitato gli alawiti a dissociarsi dal regime del presidente siriano Bashar al-Assad, nonostante il presidente sia dello stesso gruppo religioso. Il capo di stato maggiore del Esl ha voluto sottolineare che è possibile scegliere una terza via, che sia diversa dal regime di Assad o dallo Stato Islamico (Is): “La nostra premura nei confronti degli alawiti ci spinge a chiedere loro di dissociarsi dal regime”.
D’altro canto, l’ambasciatore della Coalizione nazionale, Mundhir Makhous, considera l’appello di Bashir molto importante, ma “arriva troppo tardi. La presenza di alawiti tra le fila dell’opposizione è quasi nulla”. Si preannuncia così per la Siria una nuova divisione al suo interno, che forse turberà ancora di più i fragili equilibri di un paese già devastato da raid aerei, scontri e bombardamenti.
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