Categories: Esteri

Scintille fra Canada e Filippine

Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine, cancellerà una commessa da 235 milioni di dollari con il Canada per la fornitura di 16 elicotteri militari dopo che il governo di Ottawa ha ordinato una revisione dell'intesa per timori sulla condizione dei diritti umani nel Paese asiatico. L'annuncio arriva all'indomani della notizia che la Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja ha avviato indagini preliminari per crimini contro l'umanità nei confronti di Duterte per la sua “guerra alla droga” che ha già fatto quattromila morti

Stop agli acquisti

“Voglio dire alle forze armate di tagliare l'accordo, non andate più avanti e in qualche modo cercheremo un altro fornitore“, ha affermato il capo di Stato filippino, riferendosi all'acquisto degli elicotteri, che era stato annunciato questa settimana. I mezzi erano destinati a una serie di missioni, come “soccorso nei disastri, ricerca e salvataggio, trasporto passeggeri e utilità”, aveva fatto sapere l'azienda canadese, Bell Helicopter. Da parte sua Manila aveva specificato che sarebbero stati usati anche per operazioni “anti-terrorismo“, inclusa l'evacuazione di soldati feriti nei combattimenti contro militanti islamici nel sud e guerriglieri comunisti in altre zone del Paese. “Non compro più da Canada e Stati Uniti perché c'è sempre una condizione annessa”, ha sottolineato Duterte, che ha fatto sapere di rispettare la posizione di Ottawa, ribadendo però che sarà inevitabile per le forze filippine usare gli elicotteri “contro ribelli e terroristi“. “Se non posso usare le armi, gli elicotteri, allora sarebbe meglio che lasciassi il governo a loro”, ha proseguito, sottolineando che “la ragione per la quale compro elicotteri è perché voglio finire” i miliziani. 

L'accusa

Giovedì il ministro degli Esteri canadese, Chrystia Freeland, aveva fatto sapere che “una revisione estremamemte rigorosa sui diritti umani” verrà portata avanti prima che venga dato il via libera a qualsiasi contratto per la vendita di elicotteri. “Il premier ed io siamo stati molto chiari sugli abusi dei diritti umani e le uccisioni extragiudiziarie del regime di Duterte. Ho l'autorità di negare il permesso (all'esportazione) se sento che pone un rischio per i diritti umani e sono pronto a farlo“, ha affermato in Parlamento.

redazione

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