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Puigdemont verso l'estradizione

Via libera del tribunale tedesco dello Schleswig-Holstein all'estradizione in Spagna di Carles Puigdemont. Il reato che porterà l'ex presidente catalano al trasferimento è quello di malversazione e non quello più grave di ribellione, per il quale rischierebbe fino a 30 anni di carcere.

“Vittoria”

Puigdemont ha ribadito che non si arrende e ha definito una “vittoria” il fatto che l'estradizione non riguardi direttamente la battaglia indipendentista. “Abbiamo sconfitto la principale bugia sostenuta dalla Stato”, ha twittato alludendo al reato di ribellione.

Vicenda giudiziaria

L'ex governatore era stato fermato il 25 marzo nello Schleswig-Holstein, dove era appena arrivato dalla Danimarca, in base a un mandato d'arresto europeo sollecitato dalla Spagna per il suo ruolo nel referendum in Catalogna del primo ottobre 2017, a cui era seguita la dichiarazione d'indipendenza del 27 ottobre. Lo scorso aprile, la giustizia tedesca aveva deciso di non ammettere il reato più grave contenuto nella richiesta di estradizione, vale a dire la ribellione, non perseguibile in base all'ordinamento della Germania. Il politico catalano era stato liberato su cauzione, in attesa di una decisione definitiva sull'estradizione per il reato di malversazione che ora è arrivata. I giudici non hanno disposto misure cautelari contro Puigdemont, che rimane in libertà, e hanno tenuto a ricordare che la pratica legale europea prevede che il Paese ricevente, in questo caso la Spagna, possa processare l'accusato solo per i reati approvati nell'ordine di estradizione. La corte dello Schleswig-Holstein ha dato, quindi, luce verde a un procedimento penale per appropriazione indebita di fondi pubblici, in relazione ai costi dell'organizzazione del referendum d'indipendenza, respingendo la linea di difesa di Puigdemenot, che sosteneva il rischio di una persecuzione politica in Spagna. La procura, tramite un portavoce, ha fatto sapere che nei prossimi giorni verrà deciso il trasferimento del politico in Spagna. 

Piano B

Ma per Puigdemont non tutto è perduto. Il suo piano B prevede la presentazione di un ricorso alla Corte costituzionale di Karlsruhe. Tale mossa gli garantirebbe la possibilità di restare in Germania in attesa di una pronuncia che potrebbe richiedere mesi.

Luana Pollini

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