Categories: Esteri

Positivo l'incontro Serraj-Haftar

Si è conclusa con una stretta di mano la riunione fra il maresciallo Khalifa Haftar e il premier del governo di accordo nazionale, Fayez Serraj, andata in scena a Palermo in occasione della conferenza sulla Libia organizzata dall'Italia. 

L'incontro

Organizzare l'incontro, hanno riferito alcune fonti all'Agi, “è stato davvero molto complesso“. Tuttavia “la riunione è stata molto cordiale, in un clima collaborativo e positivi tra tutti i presenti”. Come dimostrano anche le foto scattate, non sono mancati i sorrisi. “Qualcuno dei presenti ha anche fatto qualche battuta” ha spiegato le fonti. Al meeting di villa Igieia– durato più di tre ore – oltre ai due leader libici, erano presenti il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, il premier russo Dimitri Medvedev e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, il presidente tunisino, Beji Caid Essebsi, il premier algerino, Ahmed Ouyahia, il rappresentante speciale dell'Onu in Libia, Ghassan Salamè e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Durante il colloquio Haftar avrebbe detto a Serraj che “non si cambia un cavallo mentre sta attraversando un fiume”. Metafora con cui l'uomo forte della Cirenaica ha sostanzialmente assicurato sostegno a Serraj solo dopo le elezioni. “L'Italia riunisce i protagonisti del Mediterraneo e rilancia il dialogo per la Libia” ha commentato Conte su Twitter. 

Ottimismo

Haftar è giunto a Palermo ieri sera con l'obiettivo di partecipare a singoli incontri ma non alla conferenza in sé. Una posizione che ha ribadito anche oggi, nel corso di un'intervista alla tv araba Al Hadath. “Non parteciperei nemmeno se dovesse durare 100 anni – ha spiegato – la mia partecipazione è limitata all'incontro con alcuni ministri europei, dopo di che ripartirò immediatamente” (e così è avenuto ndr). Resta il fatto che sua la presenza a Palermo, considerate le premesse, può essere considerata un successo per il governo italiano, che si aspetta un accordo “al si sopra delle attese“. Tanto che alcune fonti si dicono ottimiste sulla possibilità di una nuova conferenza a gennaio. 

Edith Driscoll

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