L’Isis distrugge i monumenti? Le Università di Oxford e Harvard li ricostruiscono. Il piano di salvataggio culturale, in “digitale”, dei monumenti finiti sotto la furia distruttiva dei jihadisti, sta per passare alla fase operativa. Secondo il Times, verranno inviate nelle aree controllate dallo Stato islamico migliaia di telecamere in 3D a basso costo e verranno arruolati collaboratori locali per fotografare il maggior numero possibile di resti e rovine, per poterli poi ricostruire nel caso in cui venissero demoliti dai jihadisti. Il progetto è stato ideato dall’Institute for Digital Archaeology di Oxford in collaborazione con l’Unesco.
Una missione rischiosa, però: se i fondamentalisti riuscissero a catturare qualche reporter, è probabile una fine terribile.D’altra parte non si sono mai fatti scrupolo di usare la violenza. Solo in Siria sono 3.156 i giustiziati nel Paese a partire dalla proclamazione del ‘Califfato’, 14 mesi fa. Le accuse vanno dalla collaborazione con i gruppi rivali o le forze governative, alla blasfemia, alla stregoneria, alla sodomia.
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