La Germania “è cosciente della sua responsabilità storica” per “la sofferenza” inflitta al popolo greco durante l'occupazione nazista, nella Seconda Guerra Mondiale. Così la cancelliera tedesca, Angela Merkel, durante la sua visita ad Atene.
Le dichiarazioni della cancelliera fanno seguito a quelle fatte cinque anni fa dall'ex presidente tedesco, Joachim Gauck, che aveva pubblicamente chiesto “il perdono a nome della Germania” alle famiglie delle vittime di un massacro compiuto dall'esercito tedesco durante l'occupazione. Secondo Berlino la questione dei danni e delle riparazioni è già stata risolta nell'ambito di accordi internazionali. Ma in Grecia il dibattito sul tema si è ravvivato in seguito alla crisi del debito degli anni scorsi. In passato, un rapporto della Contabilità nazionale greca aveva valutato a 162 miliardi di euro le riparazioni dovute dalla Germania per l'occupazione, durata dal 1941 al 1944, e per un prestito forzato imposto ad Atene nel 1942.
Incontrando il presidente greco Prokopis Pavlopoulos, Merkel ha affrontato il delicato tema dei migranti. “Quella dei profughi è una questione che ci riguarda tutti – ha sottolineato La Germania ha sempre detto chiaramente che la Grecia su questo non può esser lasciata sola. Berlino, ha aggiunto, “si è sempre impegnata per una politica comune dell'asilo e dei profughi, all'interno dell'Ue, nella quale “ciascuno deve dare il suo contributo per una soluzione a questo problema”.
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