Si accende lo scontro politico sul Russiagate fra Donald Trump e il Partito democratico. L'opposizione ha reso pubblico il suo rapporto segreto sul caso. Un memo di 10 pagine nel quale l'Fbi e il dipartimento di Giustizia vengono difesi dalle accuse dei repubblicani.
Per il presidente si tratta di “un fiasco politico e legale” che conferma “solo le terribili così fatte. E' illegale”. Poi in u altro tweet: “Memo democratici: l'Fbi non ha detto chi erano i clienti – la campagna di Clinton e il Democratic National Committee. Wow!”. E ancora: “E' una caccia alle streghe, una sciagura e Obama non ha fatto nulla sulla Russia”. Poi retweettando il post di Fox News, secondo cui ''i russi non hanno informazioni compromettenti su Donald Trump”, ha aggiunto: “Certo che non le hanno perchè non ci sono e no ci sono mai state''.
Secondo il memo Fbi e il dipartimento di Giustizia hanno agito in modo rigoroso e trasparente nel richiedere l'autorizzazione per intercettare Carter Page, ex consigliere del campagna di Trump, per i suoi rapporti sospetti con i russi. La reazione della Casa Bianca è immediata: ''Anche se i democratici cercano di minare politicamente il presidente, Trump approva la diffusione del rapporto nell'interesse di una maggiore trasparenza'' ha affermato la portavoce Sarah Huckabee Sanders, sottolineando che il rapporto non contrasta con quanto più volte ribadito dal presidente, ovvero che non c'è stata collusione con forze straniere. Ha usato parole dure il presidente della commissione di intelligence della Camera, il repubblicano Devin Nunes: il rapporto ''è una chiara prova che i democratici colludono con alcune parti del governo per nascondere la verità''.
Il memo è pubblicato con degli “omissis” per rispondere alle raccomandazioni dell'Fbi e del Dipartimento di Giustizia nel tutelare informazioni sensibili. Il documento è redatto anche per aggirare la contrarietà della Casa Bianca, che ne aveva in precedenza bloccato la pubblicazione sulla base del timore che rivelasse i metodi con cui agisce l'intelligence nel raccogliere informazioni e risorse. ''L'Fbi e il Dipartimento di Giustizia non hanno abusato del Foreign Intelligence Surveillance Act (Fisa), non hanno omesso informazioni o usato questo vitale strumento per spiare sulla campagna di Trump'' si legge nel memo dei democratici, secondo il quale l'Fbi aveva già lanciato un'indagine su alcuni membri della campagna di Trump prima di ricevere il dossier di dell'ex spia britannica Christopher Steele sui presunti legami fra Trump e la Russia. Un dossier pagato dai democratici e usato, secondo i repubblicani, per mettere sotto sorveglianza la Trump Tower in periodo elettorale. Il documento rivela inoltre che le richieste dell'Fbi di spiare Page nell'ambito del Fisa sono state approvate da quattro diversi giudici, tutti scelti da presidenti repubblicani.
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