Israele ha versato alla Turchia 20 milioni di dollari nel contesto di un accordo di riconciliazione firmato a giugno che mette fine all’incidente della Mavi Marmara, la nave passeggeri turca che tentò di forzare il blocco marino imposto a Gaza. La cifra sarà destinata ad un fondo umanitario a beneficio dei parenti dei 9 civili turchi rimasti uccisi negli scontri con le forze israeliane. La notizia del versamento odierno è stata divulgata in mattinata dai mezzi di comunicazione turchi e poi confermata dal quotidiano israeliano Haaretz – pubblicato in ebraico – ma è ancora priva di una conferma ufficiale da parte del governo israeliano.
Il presidente della Turchia, Recep Erdogan, aveva già precedentemente approvato la ratifica del parlamento dell’accordo per la normalizzazione dei rapporti tra Israele e Turchia lo scorso 28 giugno. Secondo l’accordo, Israele doveva pagare alla Turchia i venti milioni di dollari come risarcimento dell’incidente della “Flotta della libertà” avvenuto nel 2010, quando un’unità speciale israeliana prese possesso della nave in acque internazionali – la quale navigava verso la striscia di Gaza per rompere il blocco – uccidendo 9 cittadini turchi. L’incidente era stato causa di un peggioramento delle relazioni tra i due paesi. Sempre secondo Haaretz, sarebbe ora imminente la nomina dei nuovi ambasciatori: quello della Turchia in Israele e dell’ambasciatore israeliano in Turchia.
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