Categories: Esteri

Londra avvisata: “Fuori a luglio se non fa le europee”

Il rischio che le elezioni europee fossero uno snodo cruciale anche per il Regno Unito si era palesato nel momento in cui l'Unione europea aveva stipulato il nuovo accordo sul backstop, rivedendone alcune parti e dando l'avviso ai naviganti che, d'ora in poi, di concessioni non ce ne sarebbero più state. In quel momento, a Theresa May era stato dato l'aut aut: convincere il Parlamento o prepararsi a tutti gli scenari possibili, compreso quello, quasi ovvio dopo la bocciatura numero due del piano May, del rinvio. In questo caso, però, come prevedibile si sarebbero inserite le europee. Questo perché, con la dilazione dei tempi e il prolungamento della permanenza nei ranghi europei, Londra è tenuta a partecipare al voto del prossimo Europarlamento. In caso contrario, da Bruxelles sono chiari: “La partecipazione del Regno Unito all'Ue terminerà il primo luglio se il Paese non organizzerà le elezioni europee di maggio”.

Due scenari

La nuova clausola spunta da una bozza di documento distribuita nel corso della riunione dei 27 ambasciatori dell'Ue, organizzata per preparare la discussione dei leader al Consiglio europeo del 21 marzo, proprio in virtù dell'attesa richiesta di proroga da parte di Theresa May, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. In sostanza, qualora si decidesse per la concessione di dilazione lunga, la condizione posta è la partecipazione alle europee. In caso negativo, si paleserebbe lo scenario numero due, quello della dilazione breve, ma in questo caso in modo “forzato”: non partecipasse, infatti, la Gran Bretagna andrebbe comunque fuori a luglio, nella stessa data prevista dalla proroga a breve per la quale, però, servirebbe l'ok di Westminster al piano May entro il 29 marzo. Un'ipotesi che appare, a meno di qualche stravolgimento dell'ultima ora, piuttosto remota considerando la doppia bocciatura rimediata dalla premier. Il nuovo altolà imposto da Bruxelles, a ogni modo, riduce di molto le probabilità di scelta: o l'una o l'altra ipotesi, May finirebbe per scontentare qualcuno, mentre l'Unione, stavolta sul serio, aspetta alla finestra.

redazione

Recent Posts

E’ boom di infezioni da Streptococco: le cause

Caduto l'obbligo delle protezioni durante la pandemia di Covid-19 (mascherine, distanziamento, gel), si è osservata…

7 Maggio 2024

Mons. Lorefice sulla morte di 5 operai: “Sconfitta e ferita sociale”

Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, ha espresso il suo cordoglio sulla tragedia sul lavoro…

7 Maggio 2024

Mattarella: “In Ue è oggi necessario pensare europeo”

“La rilevanza assunta dalla legislazione europea nel nostro ordinamento sollecitano il mondo delle professioni a…

7 Maggio 2024

Von der Leyen: “Da Presidente proporrò una difesa comune in UE”

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, parlando da candidata del Ppe a…

7 Maggio 2024

La FISM compie 50 anni: convegno a Roma con Valditara

La FISM celebra 50 anni di attività con un grande convegno a Roma il 18…

7 Maggio 2024

Israele controlla il valico di Rafah dal lato di Gaza

L'esercito israeliano ha preso il controllo del valico di Rafah sul lato di Gaza. Le…

7 Maggio 2024