Lo Stato Islamico è a corto di kamikaze, sembra sia scemato l’entusiasmo degli aspiranti terroristi suicida pronti a “combattere” in prima linea. la notizia si legge sul “Mail Online”, che cita un gruppo di attivisti anti-Isis chiamato ‘Raqqa Is Being Slaughtered Silently’, in stretto contatto con alcuni abitanti della stessa città siriana considerata una vera e propria roccaforte gli estremisti islamici.
Sembra assistere ad un abbandono di massa al “battaglione dei martiri”, formato soprattutto dai combattenti pronti a farsi esplodere negli attentati che colpiscono tutto il Paese. A incidere su questo strano fenomeno la vittoria dei curdi su Kobane, nel nord della Siria dove le forze islamiche avrebbero messo in campo un alto numero di kamikaze senza ottenere i risultati previsti.
Per evitare che il problema degli “jihadisti in fuga” continui a prendere piede, sono stati attrezzati posti di blocco e continui controlli verso i volontari dell’Isis. La questione sembrerebbe assumere maggior rilievo considerando che negli ultimi giorni si è potuto assistere a tre sconfitte dello Stato Islamico: una riguarda la già citata cittadina situata sul confine siriano con la Turchia; il secondo nella provincia di Diyala, 10 chilometri a nord di Baghdad ed infine nell’area di Kirkuk dove i peshmerga e la minoranza yazida hanno messo in fuga il gruppo di estremisti provi ad invadere la città.
Un’altra importante offensiva è quella lanciata dalle truppe irachene che con un’operazione di terra interverrà nei territori di Mosul, Tikrit e Fallujah. Entro la primavera l’esercito darà inizio ad una guerra “casa per casa” che ha l’obiettivo di distruggere le forze dello Stato Islamico una ad una, questo a seguito di un intenso e specifico addestramento che i soldati hanno ricevuto dalle forze statunitensi. Si tratterebbe dunque di un ulteriore contrattacco alle basi dell’Isis che potrebbe minare l’entusiasmo dei combattenti.
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