Alaa e Gamal Mubarak dopo quattro anni di reclusione sono stati scarcerati. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’annullamento del processo contro il padre accusato di uccisione di manifestanti e corruzione e a poche ore dalla conclusione dell’anniversario della rivolta che portò alla caduta del rais.
L’annuncio dell’imminente uscita dal penitenziario di Torah, un sobborgo a sud del Cairo, in attesa del nuovo processo era stato fatto dall’avvocato di famiglia ma sulle prime la Procura si è riservata di decidere se dare il nullaosta, poi concesso. Assieme al padre, devono ancora essere sottoposti a giudizio per le accuse di corruzione a loro carico.
La notizia della loro liberazione potrebbe innescare non poche tensioni nel Paese, ancora sconvolto dalle ultime manifestazioni in cui hanno perso la vita almeno 17 persone. Il processo riguarda una somma di 125 milioni di lire egiziane, circa 14 milioni di euro, destinata al restauro di palazzi presidenziali, della quale si sarebbero impossessati. In processi separati i due fratelli dovrebbero anche rispondere di insider trading, cioè l’utilizzo illegale di informazioni di borsa e commerciali riservate.
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