Secondo Site, l’organizzazione statunitense che si occupa di monitorare i siti jihadisti, la base aerea Usa di Ayn Al-Asad – in Iraq – sarebbe stata bombardata dai militanti dell’Isis. Durante l’attacco sarebbero morti sette soldati appartenenti all’esercito degli Stati Uniti. La base situata nella provincia sunnita Al Anbar è il secondo più grande aeroporto militare appartenente agli Usa di tutto l’Iraq. È stata usata dai marine dall’incursione del 2003 fino al ritiro completo delle truppe nel 2011. Alla fine dello scorso ottobre, 50 consiglieri militari furono inviati nella base di Ayn Al-Asad, ora ne ospita 350.
L’attacco alla base aerea sembra essere una rappresaglia contro i raid effettuati dalla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti durante il week end sulle postazioni dell’autoproclamato Califfato. Secondo alcune fonti di sicurezza irachene i militanti dell’Isis che avrebbero perso la vita durante questi attacchi ammonterebbe a 400 persone. Oltre 250 affiliati dell’organizzazione terroristica sarebbero stati uccisi nei combattimenti avvenuti a sud della città di Tikrit; 123 jihadisti avrebbero perso la vita negli scontri avvenuti per la liberazione della zona di Yethreb, mentre altri 50 miliziani dell’Isis sarebbero morti a seguito dei raid dell’aviazione a nord ovest della provincia di Kirkuk.
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