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La sponda degli scienziati a Fridays for Future

Dodicimila scienziati di Germania, Austria e Svizzera hanno dichiarato pubblico sostegno agli studenti del movimento contro il surriscaldamento climatico Friday for Future, nato sull'onda dell'attivismo della sedicenne svedese Greta Thunberg

Risposta all'appello

Secondo gli studiosi le motivazioni della protesta studentesca sono “lecite e ben motivate“, mentre le misure contro il clima prese fino ad ora dai governi “non bastano“. Il patto per il clima siglato a Parigi obbliga gli Stati a impegnarsi per mantenere la temperatura globale “chiaramente” sotto la soglia dei due gradi, ammoniscono gli esperti. Perché il limite non venga superato, è necessario agire ora per ridurre “velocemente” le emissione nette di CO2 e di gas serra, portarle a zero al massimo entro il 2040-2050, si legge nell'appello. 

La situazione

La Germania molto probabilmente non raggiungerà gli obiettivi per la protezione del clima nel 2020. Anche il raggiungimento dei paletti fissati dalla strategia di sostenibilità per il 2030 non è assicurato, ammoniscono gli esperti. L'Austria ha fissato obiettivi per il clima che non sono in linea con il trattato di Parigi. La Svizzera ha ridotto solo leggermente le emissioni di gas serra dal 1990; e le emissioni generate all'estero sono aumentate in modo significativo secondo gli esperti. Il messaggio di questo incontro tra studenti ed esperti, ha sottolineato Luisa Neubauer, è che “non ci sono più scuse, il collasso ecologico non è un'opzione per la nostra generazione”. L'appoggio degli scienziati rende la protesta “più facile”, secondo Neubauer che insieme a migliaia di studenti in tutto il mondo è pronta a scendere in strada per la manifestazione globale del 15 Marzo.

Situazione grave

Secondo gli scienziati, il movimento Friday For Future ha capito la gravità della situazione, ora la politica deve prendersi la “responsabilità” di costruire le condizioni favorevoli alla difesa del clima. Tra i promotori del movimento Scientists for Future ci sono Maja Goepel, segretaria generale del comitato scientifico del Parlamento tedesco, il medico Eckart von Hirschhausen, l'esploratrice polare e ricercatrice Karen Wiltshire e il professore di sistemi rigenerativi energetici all'Università per le scienze applicate di Berlino, Volker Quaschning. Il sostegno degli scienziati arriva dopo che il leader del partito liberale (Fdp) tedesco Christian Lindner aveva sminuito la protesta dei ragazzi. La difesa del clima è una cosa da “professionisti” e non si ci può aspettare – aveva ammonito – che i giovani capiscano cosa sia “tecnicamente utile ed economicamente fattibile” per la difesa del clima.

redazione

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