Ancora una volta la Polinesia trascina la Francia davanti alla Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja per crimini contro l'umanità, in relazione ai 193 test nucleari realizzati nell'arcipelago in 30 anni, responsabili della morte e delle malattie di decine di migliaia di persone.
A promuovere il giudizio contro Parigi è stato l'ex presidente indipendentista Oscar Temaru, in lotta contro il “colonialismo nucleare” subito dalla Polinesia francese, in particolare gli atolli di Mururoa e Fangataufa, scelti per attuare campagne di test.
“I test nucleari francesi sono il risultato diretto della colonizzazione. Diversamente dal discorso fatto dalla Francia, ci sono stati imposti con la minaccia diretta di insediare un potere militare se ci fossimo rifiutati” ha dichiarato Temaru, intervenuto davanti alla Commissione Onu specializzata sulla decolonizzazione, nel corso di una riunione dedicata alla Polinesia francese. “Lo dobbiamo a tutte quelle persone decedute in conseguenza del colonialismo nucleare. La nostra denuncia riguarda tutti i presidenti francesi in carica a partire del 1966, ancora in vita oggi” ha aggiunto il leader del partito Tavini Huiraatira, che all'inizio del 2018 ha lanciato una petizione popolare sulle responsabilità dello Stato francese per tutti i “danni sanitari, ambientali, culturali, economici e sociali” dei suoi test in Polinesia.
Nel 2013 circa 400 documenti sono stati declassificati, ma le conseguenze ambientali e sanitarie dei test sono rimaste a lungo nascoste dall'esercito francese. In Polinesia decine di migliaia di persone, tra residenti e lavoratori, sono state esposte alla radioattività, notoriamente responsabile di tumori e leucemie, ma finora solo una ventina di persone sono state risarcite su un migliaio di casi già denunciati. Due anni fa la Francia è già stata denunciata dalla Chiesa protestante di Polinesia con le stesse accuse, ma finora senza alcun risultato. La stampa francese sottolinea che anche questa seconda denuncia cadrà probabilmente nel vuoto: la Cpi è competente solo per i crimini gravi e ripetuti commessi dopo il 1 luglio 2002. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha invece il potere di rivolgersi al procuratore della Cpi per fatti anteriori.
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