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La Corte suprema rinvia la decisione su Battisti

La Corte suprema federale del Brasile avrebbe deciso di rinviare la decisione sull’estradizione di Cesare Battisti. Il parere della prima sezione era atteso per oggi, ma il giudice relatore del caso, Luiz Fux – riferiscono i media locali – ha deciso di ritirare l’argomento dall’ordine del giorno “per motivi processuali“. Fux avrebbe in particolare trasformato la richiesta di esame dell’habeas corpus avanzata dai legali di Battisti in “reclamacao” (reclamo). Così facendo, è possibile che le parti in causa siano chiamate di nuovo a manifestarsi nel processo, lasciando per ora indefinita una nuova data perché la Corte si pronunci sulla questione. In un primo momento sembrava che il Tribunale supremo avesse disposto il rilascio dell’ex terrorista.

Misure alternative

Sempre oggi il Tribunale regionale federale della terza Regione, con sede a San Paolo ha deciso all’unanimità di mantenere le misure cautelari alternative al carcere per l’ex membro dei Pac. Lo scorso 7 ottobre, un giudice dello stesso tribunale aveva concesso la libertà a Battisti – arrestato a Corumbà per traffico illegale di valuta e riciclaggio – a condizione che non lasciasse la zona di residenza senza autorizzazione previa della giustizia e che si presentasse ogni mese davanti ai magistrati.

La lettera

L’avvocatura generale dello Stato, che rappresenta il governo del Brasile presso la giustizia, ha in ogni caso sottolineato, in una lettera, il diritto del presidente Michel Temer di poter rivedere il “no” all’estradizione nel 2010 dal suo predecessore, Luiz Inacio Lula da Silva. Il parere dell’avvocatura era stato inviato al Supremo Tribunale Federale. “L’estradizione è un atto eminentemente politico”, spiega l’avvocatura. “Le circostanze che giustificavano la non consegna dell’estradando, viene precisato, possono modificarsi con il passare del tempo”. I legali di Battisti sostengono che l’estradizione è stata respinta da Lula nel 2010 e che quindi, essendo trascorsi cinque anni, non ci sono più spazi per rivedere tale decisione. Nella lettera, l’avvocatura richiede inoltre che il caso sia esaminato dalla plenaria dell’Stf, precisando che “l’atto della consegna dell’estradando è di competenza esclusiva e indeclinabile del presidente”, cioè di Temer.

Francesco Volpi

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