Categories: Esteri

La Bce cancella l'estensione

Ottimista sulla crescita europea la Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi e di cancellare l'estensione del Quantitative easing, la misura con cui Francoforte acquista titoli di Stato o di altro tipo dalle banche per immettere nuovo denaro nell'economia dell'Eurozona. 

Reazione positiva

Si tratta di una mossa che i mercati davano abbastanza per scontata, come dimostrano l'andamento dell'euro, schizzato a 1,2442 e poi tornato sotto quota 1,24 dollari, quello dello spread, calato a 124 punti, e quello delle Borse europee, tutte in rialzo. Per Mario Draghi la ripresa è “più rapida delle attese“. L'Eurotower prevede che quest'anno il Pil registrerà un aumento del 2,4%, superiore al 2,3% fissato a dicembre. Restano invece invariate, rispettivamente all'1,9% e all'1,7%, le stime per il 2019 e il 2020. Quanto all'inflazione, la Bce prevede che si attesterà all'1,4% quest'anno e il prossimo, per poi accelerare all'1,7% nel 2020.

Protezionismo

Draghi era atteso al varco sulla svolta protezionistica di Donald Trump, cioè sui ventilati aumenti dei dazi Usa sull'acciaio e sull'alluminio. In proposito, il numero uno della Banca centrale europea ha detto seccamente che “decisioni unilaterali” sulle barriere al commercio “sono pericolose“, ma ha anche aggiunto che “la ricaduta immediata delle misure Usa sul commercio non sarà poi così grande”, anche se “preoccupa lo stato delle relazioni” internazionali. “Se metti tariffe contro i tuoi alleati, ci si chiede 'chi sono i nemici?'”, ha tuonato Draghi che considera il “protezionismo in aumento“, il cambio dell'euro e la deregulation finanziaria i pericoli più grossi per l'Eurozona.

Caso Italia

Sul rischio Italia, dopo l'esito del voto, che ha visto prevalere alcune forze eurocritiche senza prefigurare una maggioranza certa, Draghi si è espresso con cautela. “Una protratta instabilità può minare la fiducia e ciò può avere effetti negativi“, ha avvertito. Ma ha anche fatto notare che “i mercati non hanno reagito in maniera eccessiva”. Certo, ha aggiunto, la sostenibilità dei conti resta “la preoccupazione principale per i Paesi ad alto debito“. Ma a chi paventa il rischio di una svolta antieuropea ha replicato: “L'euro è irreversibile” e “resta una priorità“. Un ultimo commento, Draghi lo ha riservato a se stesso e al suo successore. Non c'è alcuna fretta di sceglierlo, ha osservato: “Mi rimane ancora tempo“. 

redazione

Recent Posts

Francesco, appello per i prigionieri russi e ucraini: “L’Ascensione ci vuole liberi”

L'Ascensione del Signore Risorto "ci rende liberi e ci vuole liberi". Da questo concetto, il…

12 Maggio 2024

Aurora boreale globale: la Terra con gli occhi al cielo

Uno spettacolo tanto raro quanto meraviglioso. Il mondo ha letteralmente puntato gli occhi al cielo…

12 Maggio 2024

Israele avanza a Rafah: “Invitiamo sempre i civili a spostarsi”

Israele continua la sua operazione militare a Rafah, nel cuore della Striscia di Gaza. Le…

12 Maggio 2024

La Russia avanza in Ucraina: attacchi su tutto il fronte

Prosegue l'offensiva in massa dell'esercito russo in territorio ucraino. Situazione critica soprattutto nell'oblast di Kharkiv,…

12 Maggio 2024

La spiritualità di San Epifanio di Costanza di Cipro

San Epifanio di Costanza di Cipro, Eleuteropoli (Palestina), 315 ca.- Mar Mediterraneo, 403. Proviene da…

12 Maggio 2024

“Proclamate il Vangelo a ogni creatura” Il commento di mons. Angelo Spina

Dal Vangelo secondo Marco Mc 16,15-20 https://www.youtube.com/watch?v=LJ6XRsrjM2M In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e…

12 Maggio 2024