Una maxi operazione della polizia keniota ha portato all’uccisione di un uomo e all’arresto di 250 persone. Il blitz è avvenuto all’interno delle moschee di Masjid Musa e Sakina, situate nella città portuale di Mombasa. Secondo le forze dell’ordine nei due luoghi di culto sarebbero stati presenti alcuni simpatizzanti del gruppo integralista somalo Shebab. “Alcuni giovani stavano pianificando un attacco, per questo abbiamo deciso di fare irruzione nelle moschee” ha affermato il capo della polizia di Mombasa, Geoffrey Mayek. La vittima sarebbe un giovane, deceduto nel tentativo di lanciare una granata contro gli agenti.
All’interno della moschea di Masjid la polizia ha sequestrato cinque bombe a mano, alcuni machete, computer, macchine fotografiche e una bandiera nera simile a quella utilizzata dagli Shebab. Negli ultimi anni sono numerosi gli imam, noti per le loro posizioni moderate anti-shebab, uccisi a Mombasa. Molti paesi occidentali sconsigliano ai propri cittadini di recarsi nella capitale del Kenya, colpita da una serie di attacchi da quando il Paese africano, ad ottobre 2011, ha deciso di inviare i propri soldati nel sud della Somalia per combattere i fondamentalisti islamici.
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