I caccia israeliani nella tarda serata di ieri hanno bombardato la zona di Qalamun, lungo il confine tra Siria e Libano, colpendo obiettivi del regime di Bashar al Assad e delle milizie sciite Hezbollah. Secondo la televisione araba Al Hadath, affiliata ad Al Arabiya, l’attacco era indirizzato verso brigate strategiche siriane, depositi di armi strategici e missili a lunga gittata. Diverse esplosioni sono state avvertite nel centro della cittadina di al Qatifa e nei dintorni di Birud e Qara di Qalamun, nella provincia di Damasco. Da quando è cominciata la guerra civile in Siria, nel 2011, gli israeliani hanno compiuto diversi altri raid contro il Paese per fermare l’invio di missili a lunga gittata diretti alle milizie sciite libanesi Hezbollah.
Solo pochi giorni fa il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva avvertito il presidente russo Vladimir Putin che le forze armate non avrebbero esitato a colpire “armi anche russe” se il regime di Assad o l’Iran avessero tentato di farle arrivare agli Hezbollah. A ridosso del confine siriano, nei pressi di Hermes nella Valle della Bekaa, Hezbollah ha costruito fra il 2013 e 2014, secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haarez, una via che può essere adoperata anche per ricevere forniture balistiche.
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