Poche speranze per il dialogo sul nucleare iraniano: a poche settimane dalla ripresa dei colloqui a Vienna, secondo fonti diplomatiche europee vicine ai negoziati, le trattative sono sempre più in una fase di stallo. Le possibilità di giungere ad un accordo definitivo prima della data limite del 24 novembre sono “piuttosto scarse”.
Sia l’Iran che i Paesi del 5+1, ovvero i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza e la Germania, “hanno mostrato la volontà di arrivare ad un’intesa, ma sarà difficile perché il divario fra le due posizioni resta sostanziale” e i progressi fin qui ottenuti “sono limitati e insufficienti”. Da un lato, le grandi potenze si aspettano un gesto significativo da parte di Teheran sul tema dell’arricchimento dell’uranio e sul reattore ad acqua pesante di Arak, due dei principali contenziosi ancora irrisolti: dall’altro gli stessi funzionari iraniani attendono concessioni da parte occidentale. Al momento, però, non esisterebbero le condizioni per una proroga delle trattative, ma in caso di mancato accordo “la questione verrebbe certamente discussa”.
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