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Inchiesta sullo scontro a fuoco tra Ruanda e Rdc

La Conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi (Cirgl) ha aperto un'inchiesta sugli scontri fra soldato della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e del Ruanda andati in scena martedì scorso. A chiedere l'indagine sono state le forze armate della Rdc che accusano le truppe ruandesi di essere entrate illegalmente nel loro territorio. 

Scambio di accuse

In base alla ricostruzione dei fatti fornita da fonti di stampa, tra cui l'emittente Onu Radio Okapi, i combattimenti si sono verificati nella zone di Isoke, nel parco nazionale dei Virunga, nel territorio di Rutshuru, in Nord Kivu (est), non lontano dal confine col Ruanda. Una pattuglia di soldati congolesi sul posto per verificare una possibile incursione di ex ribelli del Movimento del 23 marzo (M23), provenienti dall'Uganda, ha scoperto un accampamento di uomini armati con divise ruandesi. Nei combattimenti sono morti almeno due militari congolesi e un numero imprecisato di uomini della controparte. Fonti ufficiali da Kigali hanno invece riferito che i propri militari “sono stati colti di sorpresa da soldati congolesi entrati in territorio ruandese”. 

Responsabilità

Alla Cirgl spetta di stabilire quale tra i 2 eserciti sia responsabile della violazione dei confini nazionali. “Solo dopo questa verifica potremo trovare soluzioni definitive” ha detto Vale'rien Mbalutwirandi, ministro provinciale dell'Interno per il Nord Kivu. Il monte Nikeno, teatro degli scontri armati, si trova a circa 200 metri dal confine tra Congo, Ruanda e Uganda. Sul terreno mancano le pietre miliari di demarcazione della frontiera.

Ribelli

Il Movimento del 23 marzo è l'ultimo gruppo ribelle a dominante tutsi sostenuto da Ruanda e Uganda, responsabile di una guerriglia durata 18 mesi nel Nord Kivu. E' stato sconfitto nel 2013 dopo un difficile e lungo intervento congiunto dell'esercito congolese e dei caschi blu della locale missione Onu (Monusco). Centinaia dei suoi combattenti si sono rifugiati nella base militare di Bihanga in Uganda e in territorio ruandese, ma le loro incursioni non sono terminate.

Alberto Tuno

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