Il governo conservatore danese ha annunciato di voler inviare su un'isola disabitata a pochi chilometri dalla costa quei rifugiati che hanno commesso dei reati – o che si sono visti rifiutare la loro domanda di asilo – ma che, per questioni burocratiche, non possono essere espulsi dal Paese.
Una misura fortemente sponsorizzata dal Dansk Folkeparti, il partito euroscettico che pur non avendo ministri è determinante per la tenuta della maggioranza parlamentare. Il ministro delle Finanze, Kristian Jensen ha spiegato così la proposta: “Non saranno imprigionati. Ci sarà un battello che farà la spola da e per l’isola. Il traghetto, però, non effettuerà viaggi per tutto il giorno, quindi queste persone di notte dovranno essere di nuovo al punto di partenza. In questo modo, controlleremo meglio dove si trovano”. I rifugiati che si sono macchiati di crimini, finchè non sarà possibile il loro rimpatrio, saranno quindi “confinati” sull’isola di Lindholm e sottoposti alla sorveglianza ininterrotta delle forze di polizia. Prevista anche la presenza della guardia costiera per scoraggiare tentativi di fuga.
La misura proposta dal governo di Copenaghen dovrebbe diventare realtà a partire dal 2021: sull'isola di Lindholm saranno trasferiti 100 stranieri condannati o richiedenti asilo che si sono visti respingere la domanda di asilo. L’isola di Lindholm, posta nel Mar Baltico a circa 3.5 km dalla costa danese, viene utilizzata dall'Istituto danese di veterinaria per ricerche sulle malattie contagiose degli animali. Al posto dei laboratori che popolano ora questo luogo, potrebbero quindi dover sorgere edifici predisposti ad ospitare degli immigrati clandestini o autori di reati.
Il Parlamento danese ha dato il via libera, grazie al voto decisivo del Dansk Folkeparti, a questo provvedimento che ha suscitato le proteste dell'opposizione dei partiti sinistra e delle Ong che lavorano nell'ambito dell'accoglienza. Il partito euroscettico ha reagito, invece, con soddisfazione al voto della Camera danese pubblicando sui social una vignetta in cui un immigrato viene fatto sbarcare su un'isola. Nel testo che la accompagna si legge: “Gli stranieri criminali non hanno motivo di stare in Danimarca. Finché non riusciremo a liberarcene, li trasferiremo sull'isola di Lindholm”.
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