Il presidente palestinese Abu Mazen sarebbe intenzionato a raggiungere un accordo di pace con Israele e lo avrebbe detto a Donald Trump nell’incontro avuto con lui nelle scorse settimane. Lo hanno spiegato “fonti informate” citate dal Jerusalem Post e da Maariv secondo cui il capo della Casa Bianca userà il prossimo viaggio nella regione, il 22-23 maggio, per “ricevere assicurazioni” dal premier Benyamin Netanyahu a questo proposito.
Uno dei punti che, a giudizio delle fonti, indica la buona volontà “senza precedenti” di Abbas è quello di essere pronto a incontrare Netanyahu, sotto ” il patrocinio” di pace di Trump, senza “porre pre-condizioni“, come quella ad esempio del congelamento delle costruzioni negli insediamenti ebraici in Cisgiordania. Anche il designato ambasciatore Usa in Israele David Friedman avrebbe informato, secondo una ricostruzione di Haaretz, i responsabili del governo a Gerusalemme del forte desiderio di Trump di raggiungere “un accordo definitivo” e che in questo senso è bene che Israele collabori agli sforzi diplomatici.
Dopo l’incontro a Sochi con Vladimir Putin, Abbas si è, tra l’altro, detto pronto a sostenere l’organizzazione a Mosca di un vertice trilaterale Russia-Palestina-Israele a Mosca. Lo riporta Ria Novosti. “Siamo pronti a partecipare in qualsiasi momento” ha detto.
Putin aveva spiegato che “la Russia continuerà a collaborare nella ripresa del dialogo diretto tra Palestina e Israele, in particolare come membro del Quartetto per il Medio Oriente, che comprende anche Nazioni Unite, Usa e Unione europea. Vorrei sottolineare che la coesistenza pacifica dei due Stati, cioè di Palestina e Israele, è cruciale per garantire sicurezza e stabilità alla regione”. Il leader del Cremlino ha quindi affermato che “il conflitto israelo-palestinese può essere risolto solo politicamente, attraverso negoziati basati sul diritto internazionale”.
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