Si alza la tensione fra Turchia e Israele. Dopo l'approvazione da parte della Knesset della controversa legge che definisce Israele “Stato-nazione del popolo ebraico”.
“Questa misura ha mostrato senza lasciare alcun dubbio che Israele è lo Stato più sionista, fascista e razzista al mondo”, ha commentato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenendo di fronte a un gruppo parlamentare nella capitale. Già la settimana scorsa, Ankara aveva protestato contro la nuova normativa, parlando apertamente di “diritti universali calpestati” e attaccando la “mentalità anacronistica e discriminatoria”. Pronta la replica del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. “La Turchia sotto la guida di Erdogan si trasforma in una dittatura oscura” ha detto. Netanyahu ha inoltre accusato, secondo quanto scrive la Bbc, Erdogan di aver “trucidato i siriani e i curdi”.
La legge adottata dal parlamento israeliano è stata aspramente criticata anche da Daniel Barenboim celebre pianista e direttore d'orchestra di origini ebraiche. Gli israeliani, ha spiegato, “promettevano libertà di culto, di coscienza, di lingua, di educazione, di cultura. Ma il governo ha approvato una legge che sostituisce il principio di giustizia e i valori universali con nazionalismo e razzismo”. Il provvedimento, tra le altre cose, introduce due principi. Il primo: l'impegno nazionale nell'estensione degli insediamenti ebraici all'interno dei territori palestinesi. Il secondo: la rimozione dell'arabo, che guadagnerà uno “status speciale”, dalle lingue ufficiali del Paese. Nell'intervista rilasciata al quotidiano israeliano Haaretz, il musicista non risparmia parole di sdegno per il parlamento nazionale: “Gli arabi in Israele diventano cittadini di seconda classe. Questa è una forma molto chiara di apartheid“. Vengono fatti anche riferimenti storici: “Non riesco a capacitarmi che il popolo ebraico sia sopravvissuto 2000 anni, malgrado le persecuzioni e infiniti atti di crudeltà, per trasformarsi adesso in un oppressore che tratta crudelmente un altro popolo. Ma questo è esattamente ciò che fa la nuova legge. Pertanto oggi mi vergogno di essere israeliano“.
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