Ventritré Paperoni nel continente più povero del mondo. Secondo Forbes in un anno sono aumentati i miliardari africani, passati dai 21 del 2017 (per un patrimonio totale di 70 miliardi di dollari) ai 23 del 2018 (75,4 miliardi).
Rimangono invariati i cinque primi classificati con al primo posto il re del cemento, dello zucchero e della farina, il nigeriano Aliko Dangote, con i suoi 12,2 miliardi. Al secondo posto il sudafricano Nicky Oppenheimer, famiglia leader nel commercio dei diamanti, almeno fino al 2012, anno in cui ha venduto le sue quote alla De Beers, con un patrimonio di 7,7 miliardi di dollari. Gli altri tre posti vanno al sudafricano Johan Rupert, che opera nel settore del lusso, all'egiziano Nassef Sawiris, attivo nell'edilizia e la chimica e al nigeriano Mike Adenuga, imprenditore nelle telecomunicazioni e nel petrolio. Ha guadagnato tre posizioni l'imprenditore algerino nel settore dell'agroalimentare Issad Rebrab, diventando il sesto uomo piu' ricco del continente, con quattro miliardi di dollari.
Un'altra progressione significativa è quella dal marocchino Aziz Akhannouch, azionista di maggioranza del gruppo di petrochimica Akwa, al 12 posto nella classifica 2018, con un patrimonio di 2,2 miliardi invece di 1,6 l'anno scorso. Tra le new entries Strive Masiyiwa, imprenditore nelle telecomunicazioni dello Zimbabwe, e il banchiere sudafricano Michiel Le Roux, fondatore di Capitec Bank.
L'edizione 2018 della classifica Forbes segna anche il ritorno di Yassen Mansour, assente lo scorso anno, che con i suoi due fratelli Mohammed e Youssef rappresenta un patrimonio di sei miliardi di dollari, eredi del gruppo egiziano fondato dal padre, distributore esclusivo nel paese della General Motors e di Caterpillar.
Le due uniche donne africane miliardarie sono Isabel dos Santos, figlia dell'ex presidente angolano Josè Eduardo, al nono posto con 2,7 miliardi, ma in calo dopo essere stata destituita dalla presidenza della compagnia petrolifera pubblica Sonangol. L'altra è la nigeriana Folorunsho Alakija, vice presidente della Famfa Oil, 15ma in classifica con il suo patrimonio di 1,6 miliardo.
Le perdite finanziarie più significative sono state quelle del sudafricano Christo Wiese, ex presidente di Steinhoff, ultimo in classifica con 1,1 miliardo. Due anni fa occupava la quarta posizione con 5,8 miliardi di dollari, ma una serie di scandali lo hanno costretto a rassegnare le dimissioni due mesi fa.
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