La Spagna rimanda il referendum sull’indipendenza catalana: la Corte Costituzionale ha infatti accolto il ricorso presentato dal governo di Madrid, sospendendo così le consultazioni previste per il 9 novembre. Un passaggio annunciato da settimane dal premier Rajoy, che aggrava ulteriormente il conflitto fra il governo centrale e la comunità autonoma della Catalogna.
Le scelta è stata motivata con l’incompatibilità fra l’articolo 22 della Costituzione spagnola, che non permette referendum che non includano tutti i cittadini del Paese, e il decreto con cui il governo catalano di Artur Mas aveva convocato le consultazioni sull’indipendenza: la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del governo centrale all’unanimità, sospendendo così per 5 mesi il referendum, fin quando non si pronuncerà sul merito del decreto.
La conseguenza immediata è che la Generalitat, il governo catalano, ha dovuto prendere atto del pronunciamentoe sospendere in via provvisoria le consultazioni: ma il Parlamento della regione autonoma ha già chiesto la revoca della sospensione stabilita della Corte Costituzionale.
E’stata Nuria de Gispert, presidente del Parlamento catalano, ad annunciare un immediato ricorso, con cui le istituzioni autonome cercheranno di dimostrare l’assenza di incompatibilità fra il decreto e la Costituzione spagnola. Nel frattempo i cittadini annunciano battaglia: la piattaforma indipendentista Associazione Nazionale Catalana ha convocato ieri una prima manifestazione di protesta e annunciato una presenza costante in piazza nei prossimi giorni.
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