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Cameron in Turchia: “Contro l’Isis serve una collaborazione più serrata”

Un’Europa senza Turchia non sarà più forte, né più ricca o sicura: a pronunciare queste parole è il premier britannico David Cameron, in visita ufficiale ad Ankara. malgrado i recenti problemi interni al Regno Unito riguardo le politiche sugli immigrati, il numero uno di Downing Street ha espresso tutto il suo sostegno per l’ingresso del Paese nell’Unione Europea.

Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Telegraph, Cameron ha incontrato il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, col quale ha parlato dell’adesione all’Ue: era la sua prima visita nel paese dal 2010, quando appoggiò per la prima volta l’ipotesi della candidatura. Il premier del Regno Unito ha dunque confermato di essere favorevole all’idea, in linea con una consolidata tradizione nella politica estera britannica. La Turchia, ha spiegato, “è vitale per la nostra economia, vitale per la nostra sicurezza e vitale per la nostra diplomazia: un’Ue senza Turchia non è più’ forte ma più debole, non è più sicura ma lo è meno, non è più ricca ma più povera”.

L’obiettivo del meeting, oltre a rinsaldare i rapporti fra i due Paesi, è quello di rafforzare la cooperazione nella lotta agli jihadisti dello Stato Islamico, soprattutto intensificando lo scambio di informazioni di intelligence, con particolare riferimento al transito di potenziali militanti nel territorio turco. Secondo il quotidiano, Cameron chiederà inoltre alle autorità turche di fornire agli inglesi le liste passeggeri dei voli commerciali per individuare gli jihadisti.

Il numero crescente di giovani inglesi che sono andati in Siria per unirsi all’Isis preoccupa il numero uno di Downing Street: fra i militanti, oltre 500 sono passati dalla Turchia. Per questo motivo, il premier inglese vorrebbe da Ankara maggiore impegno per bloccarli. Cameron ed Erdogan discuteranno anche della proposta turca di creare una no-fly zone nel nord della Siria per aiutare i rifugiati e i ribelli anti-Assad.

Chiara Menichelli

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