Nuovo bagno di sangue in Nigeria. Almeno 20 persone sono morte per l’esplosione di una bomba in una stazione bus di Gombe, nel nordest del Paese. La deflagrazione è avvenuta mentre alcuni passeggeri stavano salendo sul mezzo. Dietro l’attacco potrebbe nascondersi, ancora una volta, la mano di Boko Haram, la temibile organizzazione fondamentalista responsabile di numerose stragi e sequestri in Nigeria. Domenica scorsa il gruppo aveva diffuso un video nel quale si vedevano miliziani armati uccidere civili, accusati di essere “infedeli”. Nella clip le vittime sono stese con la faccia a terra prima di essere freddate.
“Ci siamo assicurati che il pavimento di questa sala sia diventato rosso di sangue – spiega un miliziano nella registrazione -. Questo è ciò che accadrà in tutti i futuri attacchi e arresti di infedeli. D’ora in poi, omicidi, massacri, distruzione e attentati saranno il nostro dovere religioso ovunque invaderemo”. Ma la scia di uccisioni non riguarda solo la Nigeria; sempre oggi altre 20 persone sono state massacrate in Centrafrica nel corso di violenti scontri tra organizzazioni armate, scoppiate nella regione di Bambari. L’attacco è stato lanciato dalle milizie anti-balaka contro ex-ribelli Seleka nei dintorni del centro. Almeno dodici di loro sarebbero stati uccisi nell’attacco mentre altri otto combattenti sarebbero morti nelle rappresaglie.
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