L’annuncio della morte del re Abdullah è stato rapidamente seguito da quello in cui veniva nominato il suo successore: l’ottantenne principe ereditario Salman Abdul Aziz al Saud, uno dei figli di Abdul Aziz al Saud, fondatore del regno.
Il nuovo sovrano ha quindi proclamato per decreto reale Mohammed bin Nayef come futuro principe ereditario. Da sempre Nayef è considerato il campione della lotta contro al-Qaida, che nel 2009 tentò anche di assassinarlo con un fallimentare progetto kamikaze.
La sua presenza come principe ereditario segna l’ingresso della generazione dei nipoti del fondatore del regno e inoltre, quello di Nayef è un nome assai gradito agli Stati Uniti: a partire dal 2012, anno di insediamento del principe alla guida del dicastero dell’Interno di Riad, le due parti hanno collaborato proficuamente nelle attività di antiterrorismo contro il gruppo di al-Qaeda nella penisola arabica.
Si può dunque affermare che le nuove disposizioni nel Regno siano volte a stabilizzare i rapporti tra Stati Uniti e Arabia Saudita in una linea comune contro ogni forma di estremismo o fanatismo islamico.
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