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Attacco alla sede dell'intelligence: giallo sulle vittime

E' salito a 65 morti il bilancio dell'attentato messo a segno dai talebani contro una base della Direzione nazionale della sicurezza (Nds), il principale servizio di intelligence afghano, nella provincia centrale di Maidan Wardak. Lo ha riferito Mohammad Sardar Bakhyari, vice capo del consiglio provinciale di Wardak, il quale ha detto che “65 corpi sono stati estratti dalle macerie“. Un funzionario della sicurezza, in forma anonima, ha invece parlato di almeno 70 morti. 

Numeri incerti

Da ieri, si rincorrono diverse cifre sulle vittime dell'attacco; alcune fonti hanno spiegato che visto che a essere colpita è stata una struttura dei servizi segreti, le informazioni rimangono difficili da verificare in modo indipendente. Ieri sera, il bilancio ufficiale fornito dalla Nds era di 36 morti e 58 feriti, mentre il ministero della Difesa aveva parlato di 100 persone rimaste uccise. Alti funzionari degli Interni, citati dal Guardian, ha spiegato che la cifra esatta non è stata rivelata per prevenire possibili disordini nelle forze armate. “Mi è stato detto di non rendere pubblici dati relativi al bilancio delle vittime. È frustrante nascondere i fatti“, ha detto un alto un dirigente del ministero degli interni a Kabul. L'attacco di ieri sera è stato rivendicato dai talebani. Il portavoce del gruppo, Zabiullah Mujahid, ha sottolineato che nell'attentato sono morte 190 persone

Condanna

L'ufficio del presidente afgano, Ashraf Ghani, ha parlato di “nemici del Paese” che hanno attaccato il personale dell'Nds. “Hanno ferito e ucciso i nostri onesti e amati figli” si legge nella nota. “I gruppi terroristici e i loro sponsor stranieri -prosegue il comunicato – non indeboliranno il morale delle nostre coraggiose forze di sicurezza e di difesa, sempre più determinate a sconfiggere il terrorismo“. 

Strategia?

Negli ultimi anni, il governo afghano ha smesso di rilasciare cifre dettagliate sul numero delle vittime degli attentati. L'anno scorso, Ghani ha rotto il silenzio, parlando di 28mila fra soldati e poliziotti uccisi a partire dal 2015. La scorsa settimana in 5 sono morti e 110 sono rimasti feriti nell'esplosione di un'autobomba davanti a una struttura fortificata di Kabul. Alcuni analisti sostengono che l'aumento di attentati nell'ultimo periodo farebbe parte di una specifica strategia dei talebani, mentre sono in corso a Doha colloqui sull'Afghanistan con rappresentanti del governo americano. 

 

Luana Pollini

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