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Ecco chi è il “caregiver on-demand”

Accompagnare il paziente in ospedale per le terapie, gestire appuntamenti clinici e trasporto: è pensato per assistere a 360 gradi nel percorso terapeutico, il nuovo servizio di “caregiver on demand” dedicato a persone in cura per malattie della retina.

Ma chi è il caregiver?

Quella del caregiver è una figura di cui sempre più spesso si sente parlare. La parola caregiver si potrebbe tradurre letteralmente in italiano con “colui che dà le cure”. Il caregiver è una persona che si occupa di un familiare anziano, con disabilità o difficoltà. Un figura che però, come spiegato sul sito Money.it, vive quasi sempre nel silenzio laddove la normativa per il riconoscimento e la tutela del caregiver è ancora poco efficace e insufficiente.

Il caregiver on demand

L’iniziativa, lanciata dall’azienda farmaceutica Novartis in collaborazione con la startup UGO, è appena partita in una fase pilota nelle città di Milano, Monza, Genova, Foggia e nei rispettivi hinterland.

Quali malattie portano alla cecità?

Diverse malattie degenerative dell’occhio, che possono portare alla cecità, come il glaucoma, le retinopatie e la degenerazione maculare senile, necessitano di terapie continuative nel tempo. Il servizio offerto da UGO assicura a questi pazienti ipovedenti la possibilità di affrontare con regolarità il percorso di cura in ospedale. Gli operatori forniranno, infatti, un supporto logistico, fisico e psicologico, aiutando a non saltare gli appuntamenti di terapia e follow-up ospedalieri, orientarsi nella struttura e gestire gli orari e le regole del reparto, cosa importante soprattutto alla luce delle modifiche apportate per l’emergenza Covid-19.

Chi assegna il sostegno?

A individuare i pazienti a cui destinare il sostegno è il medico specialista, sulla base di criteri come la fragilità fisica, ad esempio una visione molto scarsa o ridotta mobilità, ma anche l’isolamento sociale e la mancanza di aiuto da parte di familiari. Tutti i caregiver UGO sono formati per garantire qualità e sicurezza, nel rispetto delle norme di prevenzione e delle direttive degli ospedali, e il loro operato viene costantemente tracciato digitalmente e monitorato attraverso feedback di altri utenti.

L’obiettivo del progetto

“Questo progetto permette di offrire un aiuto concreto ai pazienti con patologie alla retina, assicurando loro un’assistenza qualificata nella gestione della terapia“, sottolinea Luca Vergari, Head of Franchise Ophtha di Novartis Italia. “Nelle malattie oftalmiche degenerative – prosegue – la tempestività dei trattamenti e l’aderenza regolare alla terapia sono fattori determinanti per il successo della cura. Per Novartis, essere vicini a questi pazienti significa dunque non solo mettere a loro disposizione farmaci innovativi ma anche individuare soluzioni per assicurare l’efficacia del percorso terapeutico e allo stesso tempo sollevare le strutture sanitarie da ulteriori oneri organizzativi”. Il servizio è infatti gratuito per gli utenti e senza costi per la sanità pubblica.

Rossella Avella

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