La recente “riapertura” al mondo dell’Iran, con la fine delle sanzioni (malgrado il riaccendersi delle tensioni con gli Stati Uniti dopo l’elezione di Trump) ne fa un Paese di grande attrattiva turistica. Anche per questo le Edizioni Terra Santa hanno deciso di pubblicare una guida storico-archeologica dedicata al Paese medio-orientale. “Quando parliamo di Iran, parliamo di Persia, una delle più grandi e profonde civiltà mai esistite al mondo – è l’incipit della guida – È difficile infatti comprendere l’Iran moderno ignorando la storia ultra-millenaria, la cultura, la religione antica di una Nazione che, al di là di ogni giudizio politico, è strategica, oggi come nel passato, per le sorti del Medio Oriente e dell’Asia centrale”.
Oltre duecento pagine, comprensive di foto ed anche di indicazioni utili a raccontare la grandezza di una civiltà, con l’intento non di costruire “itinerari facili” nel Paese ma di farne comprendere tutta la straordinarietà a partire dalle sue radici storico-archeologiche. Una guida che può essere utile anche a un pubblico che vuole semplicemente intraprendere un “viaggio virtuale” alla scoperta di una terra di straordinaria ed incomparabile ricchezza.
Il volume è scritto a più mani da autentici esperti del Paese degli ayatollah. Si apre con uno sguardo d’insieme sul Paese, curato da Elisa Pinna, giornalista dell’Ansa che a Teheran è stata corrispondente, per poi entrare nel vivo con una panoramica storica ed una descrizione puntuale e dettagliata di 4 itinerari (l’Iran nord-occidentale, l’Iran occidentale, l’Iran sud-occidentale e l’Altopiano centrale). Elena Asero, direttrice scientifica dell’Accademia delle Antiche Civiltà di Milano, ha curato gli aspetti storico-artistici e archeologici, la descrizione dei luoghi, delle rimanenze in situ, di sculture, manufatti e collezioni museali, per aiutare a comprendere che ci troviamo di fronte ad un Paese dove sono nati grandi imperi creando un ponte tra Est e Ovest.
A rendere esaustivo il quadro finora tracciato ci sono poi contributi sulla lunga e complessa vicenda religiosa dell’Iran, firmati da studiosi che sono autorità nei rispettivi ambiti di competenza. Si tratta di Vincenzo Lopasso, professore invitato di Teologia dell’Antico Testamento presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, autore del capitolo “Persia e Bibbia”, e di Bartolomeo Pirone, arabista e islamologo, che ha redatto l’approfondimento “La conquista musulmana”. Nel corso della storia ultramillenaria infatti, oltre che con quella di diversi culti “orientali” (zoroastrismo in primis), le vicende dell’Iran si sono incrociate con quelle legate ai tre grandi monoteismi: ebraismo, cristianesimo e islam. Tutto questo va a completare il quadro in modo ancora più interessante, offrendo chiavi di interpretazione per la comprensione di fatti odierni così come di eventi storici che acquisiscono un loro senso alla luce di queste argomentazioni.
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