La bellezza dell’archeologia industriale sarà la protagonista della mostra “The rust garden”, una personale dell’artista Gianfranco Gentile che sarà allestita negli spazi della galleria “Spazio Arte Duina” di Lonato, in provincia di Brescia, un’esposizione che inizierà il 1 maggio e terminerà il 15 giugno.
Saranno 20 i lavori esposti di Gianfranco Gentile, artista e musicista che ha scelto di raccontare la l’archeologia industriale, un universo costellato da macchine antiche e architetture abbandonate con una mostra che rimanda a una sorta di giardino meccanico dove metalli -come il ferro o il rame e le loro fascinose patine d’ossidazione – sembrano riaffiorare e sbocciare sul supporto leggero del cartone grazie al sapiente uso del colore. Guardando le opere di Gentile non si può non pensare alla fase dell’industrializzazione tardo-ottocentesca, la cosiddetta “civiltà delle macchine” della metà del XX secolo.
Vecchi marchingegni, spesso di grandi dimensioni, condutture e ruote dentate, congegni obsoleti e velati dalla patina del tempo, fabbriche dismesse, assumono nei lavori di Gentile, un valore pari a quello di un frontone greco o di una statua romana. Non a caso nelle sue opere vengono accostati armoniosamente elementi di archeologia classica e di archeologia industriale. In occasione dell’inaugurazione Gentile accoglierà il suo pubblico con una performance musicale negli spazi della cascina esibendosi con il trio “ReggaeDoompa”-per un’estemporanea esecuzione di due sue canzoni.
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