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Parte il crowdfunding per salvare l’eredità culturale di Verdi

Da ieri ha preso il via la raccolta fondi per acquistare le lettere di Giuseppe Verdi e contribuire così a salvaguardare l’eredità culturale del grande genio della musica. Il progetto di crowdfunding è stato presentato ieri presso la Casa di Riposo per Musicisti con l’obiettivo che l’ente possa acquisire il carteggio mantenuto tra il compositore e l’amico, il nobile mantovano Opprandino Arrivabene, uno rapporto stretto iniziato nel 1816 e durato fino alla morte del conte nel 1887. Al termine della presentazione si è tenuto anche un breve concerto alla presenza di Roberto Ruozi (presidente Casa di Riposo per musicisti fondazione Giuseppe Verdi), Maurizio Sella (amministratore delegato e fondatore Smartika S.p.A.), Cristiano Collari (curatore aste libri antichi Bolaffi) e Quirino Principe (musicologo e consigliere Casa di Riposo per musicisti fondazione Giuseppe Verdi).

Il grande valore del carteggio deriva dalle numerose memorie inedite riguardanti la sua vita (professionale e privata) e le sue opere, che si apprendono da più di 80 lettere del maestro. Il padre del “Nabucco” e di “Aida” prese a cuore e finanziò personalmente Casa Verdi, la casa di riposo per musicisti e arrivò a definirla “la mia opera più bella” e alla struttura destinò una parte del proprio patrimonio e i diritti delle proprie opere. Questo probabilmente sarebbe il luogo ideale per custodire lo scambio epistolare Verdi-Arrivabene. La casa, edificata nel 1899 per volontà del compositore, fu la prima del genere a essere definita “casa di riposo” e non “ricovero” e offriva ai musicisti bisognosi la possibilità di trascorrere una vecchiaia serena e dignitosa. L’architetto Camillo Boito, fratello di Arrigo, autore del libretto di “Otello” e “Falstaff”, fu incaricato della costruzione.

Dunque, questo progetto di raccolta fondi, promosso da sostenitori e studiosi di Verdi, si è prefisso l’obiettivo di raggiungere la somma necessaria ad acquisire il carteggio per metterlo successivamente a disposizione del pubblico e specialmente degli studiosi, valorizzandolo con adeguate esposizioni, convegni e studi che incrementino la conoscenza del compositore. Casa Verdi inoltre garantisce che il nome di chi avrà donato almeno 2.500 € sarà iscritto (previo consenso dell’interessato) in una tavola marmorea che sarà affissa in luogo visibile all’interno della casa stessa.

redazione

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