Si è spento all’età di 87 anni il premio Nobel tedesco Gunter Grass. A dare l’annuncio della scomparsa del celebre scrittore è stata la casa editrice Steidl che ha affidato la notizia ad un cinguettio sulla piattaforma social di Twitter.
Fu definito “la coscienza critica della Germania” e nonostante l’avanzata età, anche negli ultimi anni è stato presente sulla scena politica nazionale e mondiale. Alcuni dei suoi interventi hanno innescato molte discussioni e polemiche, come quando nel 2012 pubblicò una “poesia civile” dal titolo “Quel che deve essere detto”.
Nel poema esprimeva critiche pesanti nei confronti di Israele, additandola come minaccia per la pace nel mondo, e scatenò dure polemiche tanto che il governo israeliano aveva deciso di classificarlo come “persona non grata”. Recentemente aveva sostenuto che “oggi ci troviamo in una terza guerra mondiale” e dai suoi giudizi non era sfuggita neanche la cancelliera Angela Merkel. Grass aveva definito il suo governo “arrogante nei confronti dei Paesi vicini” per le politiche anticrisi messe in atto.
Gunter grass raggiunse la sua notorietà con “Il tamburo di latta”, il più famosi dei suoi tanti libri che narra la storia del bimbo-nano Oskar Matzerath. Fu il primo della trilogia di Danzica che comprende “Gatto e Topo” e “Anni di cani”.
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