“Anche se non rientra nel perimetro di questa informativa confermo che il governo vuol farsi trovare pronto all’utilizzo delle risorse europee e già in questi giorni ho avviato un’ampia consultazione per elaborare un piano di rilancio da cui potrà essere preparato un più specifico Recovery Plan che l’Italia presenterà a settembre. Quando il progetto sarà più definito verrò doverosamente in Parlamento per riferire dei suoi contenuti pronto a raccogliere proposte e suggerimenti”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte nella sua informativa alla Camera.
Al momento “manca la proposta formale di un quadro finanziario pluriennale da Michel e l’incontro avrà una natura solo consultiva per fare emergere convergenze e dissensi. Prima di un accordo definitivo sarò in Parlamento per chiedere il vostro voto alla luce di una proposta formale dell’Italia”.
“La proposta di Next Generation Eu è una buona base di partenza di cui condivido la logica e lo spirito. Per far ripartire le nostre economie è fondamentale raggiungere l’obiettivo primario di un consenso il prima possibile sull’adozione tempestiva del Recovery plan. Una decisione tardiva sarebbe già di per sé un fallimento – ha detto Conte – La proposta di Next Generetion Eu conferma che la commissione europea non ha mancato l’appuntamento con la storia così come non l’ha mancato la Bce. In queste settimane è il Consiglio europeo ad essere chiamato all’appuntamento con la storia”.
“La decisione politica del Consiglio Ue è un obiettivo storico davanti alla peggiore crisi economica da oltre 70 anni, noi non possiamo permetterci liturgie e compromessi al ribasso, non lo permettono le vittime del Covid e le famiglie, i giovani e le imprese che affrontano le conseguenze economiche e sociali. Per questa ragione politica e morale tutti gli stati membri sono chiamati a decisioni di altro profilo“, ha detto il premier in informativa alla Camera affermando che “l’Italia chiede che la proposta non si discosti dalla proposta della Commissione”.
“Le posizioni degli stati membri sul Recovery fund sono ancora distanti su più punti nonostante i progressi degli ultimi mesi. Quando abbiamo proposto un fondo finanziario con debito comune molti anche nel nostro Paese ci hanno accusato di essere visionari. Ma ora non discutiamo né sul se, né sull’emissione del debito comune: stiamo discutendo dell’entità del fondo. E’ successo per tutti noi e per il nostro Paese: abbiamo convinto anche i più dubbiosi che questa è la strada giusta“, ha aggiunto.
“Le posizioni degli stati membri sono ancora distanti su più punti nonostante i progressi degli ultimi mesi – ha detto Conte -. Bisogna trarre lezione dalla crisi attuale e cogliere l’opportunità storica della crisi per affrontare nodi che impediscono all’Italia di non farsi trovare resiliente davanti a crisi di questa portata – ha aggiunto -. L’Italia sta finalmente e faticosamente uscendo dell’emergenza ma non possiamo permetterci di tornare allo status quo precedente alla crisi. Dobbiamo far ripartire l’economia italiana su nuove basi per un progetto di riforme ambizioso per dare un futuro migliore al paese. Il governo è coeso, ci spinge la fiducia“.
“In queste settimane sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell’Europa e dei suoi stati membri. E’ il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché la sfida non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea e quella, forse più difficile, di vedere riformare alcune criticità. Coesi in Italia per cogliere subito e per intero l’opportunità che l’Europa offre a se stessa e ai Paesi più colpiti dal Covid. Questo spirito auspico caratterizzi il dibattito politico italiano in questa fase cruciale per la futura generazione“.