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Come riconoscere un raffreddore da un'allergia

Ieri alle 22.58 è arrivata la primavera. Questo periodo dell'anno rende i prati in fiore, ma non solo: rende anche gli starnuti di tante persone molto più frequenti. Le allergie, infatti, sono fastidio diffuso, accentuato dai pollini nell'aria. Eppure non sempre il problema è legato a un'allergia: a cavallo tra marzo e aprile le temperature sono ancora basse e gli starnuti, smentendo le nostre convinzioni, potrebbero essere dovuti anche ad un raffreddore. A differenza di quanto comunemente si crede, del resto, non è affato semplice distinguere una allergia da un raffreddore.

Come riconoscerli

Su Bologna Today ne ha parlato Gaia Deleonardi, responsabile autoimmunità e allergologia presso il Lum dell’Ospedale Maggiore di Bologna. A quanto pare i primi fattori da considerare quando si parla di allergia sono l’inquinamento e il clima. “Quest’anno, con un inverno poco freddo per esempio, stiamo assistendo a tante fioriture anticipate e anche importanti. Il fattore inquinante invece può modificare il potere allergizzante di alcuni pollini“, ha spiegato l’esperta. Ovviamente la questione – come sottolinea VelvetBody – è molto più complessa e varia da individuo a individuo: “Intanto in genere c’è familiarità e quindi una predisposizione genetica. Un’allergia si manifesta con starnuti, prurito agli occhi e al palato, rinorrea acquosa e non mucolitica (tipica invece di un raffreddore), giornate peggiori o migliori a seconda del vento e di altri fattori ambientali”, ha dichiarato.

I bambini

Un discorso a parte meritano, secondo la dott.ssa Deleonardi, i bambini. “Con i bimbi ci accorgiamo che si tratta di allergia perché dopo del tempo trascorso all’aria aperta si manifesta prurito non solo sul viso ma anche sulle gambe, nonché eruzioni cutanee. Ricordiamo che l’allergico ha problemi anche con alcuna frutta e verdura: la pesca prima fra tutti, insieme a melone e cocomero, per le verdure per esempio la carota e il finocchio”, ha detto. A volte recarsi dal pediatra non si rivela sufficiente: “Finché l’allergia è gestibile va bene andare dal pediatra per la prescrizione di antistaminico o di uno spray nasale. Qualora però la forma allergica si aggravasse in una forma più importante (tipo asma bronchiale), allora va fatta una visita specialistica. Il prick-test (un test allergologico cutaneo) è un metodo veloce e sensibile, un’ottimo esame di primo livello che già riesce a dire molto”, ha concluso.

redazione

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