Un blitz ordinato dai magistrati di Messina ha portato agli arresti domiciliari di Cateno De Luca, eletto qualche ora prima nell'Assemblea Regionale Siciliana. Il neo onorevole – così viene chiamato chi siede a Palazzo dei Normanni – risulta accusato di avere emesso fatture false, prodotte per evadere tasse per un milione e settecentomila euro.
Lo stesso De Luca è stato arrestato nel 2011 con le accuse, contestate a vario titolo, di tentata concussione e falso in atto pubblico, nell'ambito del processo noto come “Sacco di Fiumedinisi“. L'allora primo cittadino del comune messinese, in sostanza, è accusato di aver favorito le imprese di famiglia.
Questa storia dimostra quanto fosse necessario intervenire prima della candidatura e prima dell'arresto. Il risultato finale di questa intempestività è stato, ancora una volta, il discredito della politica e delle istituzioni.
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