Due murales per Don Giustino Russolillo della SS. Trinità, cultore della Santificazione Universale e instancabile apostolo delle Divine Vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale. Questi sono stati realizzati nella stazione Eav di Pianura (Na), che dai primi di luglio porterà il suo nome. In uno è circondato dai bambini e i ragazzi che salvava ogni giorno nelle campagne e nell’altro mentre osserva il cantiere che di lì a poco sarebbe diventata la “Casa” dei Vocazionisti. Le raffigurazioni sono opera dello street artist Luca Danza, ma non è la prima opera dedicata a Padre Giustino. Infatti sulla rotonda da cui ci si immette nel quartiere, c’è già una sua statua.

 

La storia di Padre Giustino

Padre Russolillo è nato proprio a Pianura il 18 gennaio 1891, ed è stato proclamato beato della Chiesa cattolica da Papa Benedetto XVI il 7 maggio 2011. Fin dai primi anni di seminario cominciò a curare i giovanetti di Pianura facendo un vero e proprio oratorio durante i periodi di vacanze in famiglia. Era il 1913 quando per sua volontà fu fondata una congregazione religiosa che aiutava i ragazzi privi di mezzi finanziari a diventare sacerdoti: nacquero così i Padri Vocazionisti, le Suore Vocazioniste e l’Istituto secolare delle Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale. II 20 settembre 1920 prese possesso della Parrocchia di S. Giorgio Martire a Pianura e con il permesso del vescovo, il 18 ottobre dello stesso anno diede vita al primo Vocazionario e alla Società Divine Vocazioni nella casa canonica. Un anno dopo, il 2 ottobre 1921 diede vita anche alle Suore Vocazioniste.

L’apertura della causa di beatificazione

Il 7 luglio 1976 Don Don Oreste Anella, Postulatore Generale, inoltra richiesta all’Ordinario di Pozzuoli, Mons. Salvatore Sorrentino, per ottenere dalla Congregazione delle Cause dei Santi l’autorizzazione per l’apertura della Causa di Beatificazione di don Giustino, ma soltanto il 1 luglio 2010 il Santo Padre, Benedetto XVI, firma il decreto di beatificazione di don Giustino. Il popolo Vocazionista ha festeggiato la festa di beatificazione il 7 maggio 2011.

Il contributo dell’Eav

«L’abbiamo finanziato ma è stato realizzato con il contributo di volontari, cioè artisti di strada che hanno già lavorato in altre iniziative simili per noi – spiega in un’intervista rilasciata al Mattino di Napoli Umberto De Gregorio, presidente Eav (Ente Autonomo Volturno) -. Un dato importante è che i murales e l’intitolazione sono frutto di un’iniziativa del territorio che ci è stata sottoposta e che abbiamo accolto con favore, che avrà costi bassissimi e soprattutto permetterà di ridare dignità a questa stazione come alle altre dove siamo già intervenuti».

Quanto è sviluppata in Italia la street art?
“La street art esiste dagli anni ’90 e nel corso del tempo si è evoluta passando dai treni ai muri e poi piano piano si è trasferita anche in zone più povere – racconta l’artista Luca Danza ad InTerris -. In Italia è nato un vero e proprio desiderio di voler copiare lo stile americano che permette di giovare di arte e colori nelle grandi città grazie alla presenza dei murales. É una forma di arte che deve donare piacere nella visione oppure, nello stesso tempo, ti deve far riflettere o pensare”.

Chi commissiona l’opera e come si decide il tema?
“Il lavoro quando viene commissionato tramite dei bandi pubblici grazie ai quali è possibile sviluppare delle idee – ha continuato Danza -. Ovviamente ci sono delle direttive da rispettare, un tipo di tema o altro e fatto ciò si valuta il punteggio, la candidatura e in fine si sviluppa l’idea. Io con il mio gruppo lavoriamo molto su Roma e Napoli. Questa di Don Giustino, per esempio, è stata commissionata dall’Eav e sono stato molto contento di poter contribuire alla realizzazione di un opera così importante per una figura di spicco che ha dato tanto a Pianura“.

Come si diventa degli street artist oggi?
“Come in tutte le cose ci vuole la passione. Bisogna fare pratica e seguire dei corsi che ti aiutano ad imparare la tecnica. A Napoli ci sono tantissime associazioni che si dedicano alla formazione dei ragazzi che vogliono imparare a diventare degli artisti di strada perché in fondo, se fatta bene, questa dello street art è davvero una forma di arte, è la nostra forma di arte contemporanea” ha concluso l’artista.

Rossella Avella

Recent Posts

Bombe su Kharkiv: distrutti edifici civili

Diversi edifici civili distrutti e persone sotto le macerie a Kharkiv, nell'Ucraina orientale, a seguito…

3 Maggio 2024

Tajani risponde a Macron: “L’Italia non manderà soldati in Ucraina”

Dopo le dichiarazioni di Macron sull'ipotesi di inviare truppe a Kiev, Tajani chiarisce: "Noi non…

3 Maggio 2024

Brasile: cede una diga per il maltempo, decine di morti

Tragedia annunciata in Brasile dove il crollo parziale di una diga fatiscente, avvenuto dopo delle…

3 Maggio 2024

Papa: “Libertà di stampa fondamentale per distinguere verità da menzogna”

Papa Francesco ha postato un tweet sull'importanza della libertà di stampa. Ha inoltre ricevuto in…

3 Maggio 2024

Mattarella: “Assicurare costante vitalità al tessuto civile”

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla cerimonia per i premi David di Donatello, ha…

3 Maggio 2024

Mosca: “Stiamo penetrando nelle roccaforti ucraine”

Il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax, ha…

3 Maggio 2024