Ha subito accolto l'appello lanciato sulle pagine di In Terris dal leader del Family day, Massimo Gandolfini, il movimento Pro Vita e Famiglia, che ha sposato appieno l'intenzione di scendere in piazza, assieme a tutte le sigle cattoliche italiane, per chiedere la difesa della vita. “Aderiamo alla proposta di Massimo Gandolfini, lanciata oggi in un’intervista su In Terris. Contro l’eutanasia scenderemo anche in piazza se necessario, a settembre, insieme alle associazioni e ai movimenti cattolici che già si alzarono in piedi col Family Day, la più grande manifestazione popolare della storia repubblicana” fa sapere l'associazione. La manifestazione vorrebbe essere una risposta diretta alla richiesta, da parte della Corte Costituzionale, di legiferare anche sul suicidio assistito. Per Pro Vita “quest’ultimo step sarebbe una mattanza di fragili, malati e depressi perché noi non dimentichiamo il caso di Noa Pothoven, che ha svelato l’orribile cultura di morte che c’è dietro. Queste persone si curano, si accompagnano, non si aiutano a morire” hanno annunciato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie e di Pro Vita e Famiglia.
Nel comunicato rilasciato quest'oggi dall'ufficio stampa, l'associazione lancia un avvertimento, facendo sapere che “gli esseri umani non possono essere trattati come scarti umani e l’omicidio non può essere mai una scelta possibile”. Da sempre impegnato nelle battaglie volte alla salvaguardia della vita umana, Pro Vita e Famiglia ricorda che, nell'ordinamento italiano, uccidere è considerato un reato.
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